Lettera a Difesa Online: Non dimentichiamo chi ha dato la vita per il Paese

19/04/16

Spett.le Direttore, girovagando per il web mi sono imbattuto in una lettera inviata a Difesa Online dal Sig. Andrea Troncone datata 19 ottobre 2015 dal titolo eloquente “paracarro batte cippo commemorativo 2 a 0 “ (v. lettera), con riferimento alla manutenzione delle lapidi e delle stele commemorative esistenti e all’inaugurazione di nuove.

Prendendo appunto spunto da questa lettera in cui il Sig. Troncone si rammarica come le istituzioni siano piuttosto mancanti nella manutenzione dei ricordi dei nostri connazionali caduti a difesa della Patria e la cui cura sia ormai affidata quasi totalmente ai familiari, privati cittadini e associazioni no profit, Le volevo a tal proposito far conoscere la nostra esperienza in materia.

Ho la fortuna di presiedere una neonata associazione denominata A.M.A. Monteroni in cui l’acronimo sta per Amici Monteronesi Associati, nata si può dire per caso allo scopo di far rinascere il nostro paese, Monteroni d’Arbia, all’immediata periferia senese adagiato su una valle circondata da verdi colline, dallo status di dormitorio e periferia della più nota città di Siena a centro culturale, aggregativo e chi più ne ha più ne metta, cercando di valorizzare quello che la storia ci ha lasciato, le vecchie tradizioni e anche la voglia di fare festa assieme perché la cultura non sia in contrapposizione alla voglia di aggregarsi e divertirsi.

Agli inizi del 2015 alcuni nostri associati ci hanno proposto di fare qualcosa che fino ad adesso nessuno aveva in zona provato a fare, restaurare e riportare al vecchio splendore in occasione del centenario dell’entrata nella Prima Grande Guerra Mondiale dell’Italia il Monumento ai Caduti sito nel centro del paese. Dopo un primo momento in cui la cosa ci era sembrata più grossa rispetto alle nostre potenzialità ci siamo messi a testa bassa nel superare il primo scoglio, la parte burocratica, ed in questo a dire il vero sia l’Amministrazione Comunale sia la Sovrintendenza alle Belle Arti ci sono venute incontro permettendoci di sbrogliare le innumerevoli scartoffie e di autogestirci nei lavori anche se con il monitoraggio di esperti nominati ad hoc, quindi ci siamo armati di buona volontà e ci siamo riconvertiti da impiegati, liberi professionisti operai in…restauratori, fabbri, giardinieri.

Dopo circa 2 mesi di lavoro saltuario perché naturalmente nessuno ha potuto abbandonare quello reale il Monumento ha ripreso nuova vita, ripulito la pietra, ripassate le scritte, riparata e verniciata la recensione, riportato ad antico splendore il prato, sostituita l’illuminazione, il 14 giugno (giorno obbligato in quanto la reale data di entrata in guerra cadeva in periodo elettorale) abbiamo scoperto ai cittadini la stele e nell’occasione posizionato una lapide in marmo con i nomi dei Concittadini caduti nel Secondo Conflitto Mondiale (donata alla comunità da una azienda di lavorazione marmi del paese). Avendo fatto uno sforzo così titanico per la nostra piccola associazione ci siamo presi anche il lusso di organizzare una cerimonia in pompa magna con tanto di Paese immerso nel Tricolore, la Fanfara del Bersaglieri in congedo della provincia di Siena e il picchetto d’onore del 186° rgt.par. “FOLGORE” a cui va tutta la nostra gratitudine in quanto venuti spontaneamente dopo il consenso negato da parte del comando generale causa i classici problemi finanziari, cerimonia conclusasi poi con una grande cena in cui nei piatti spiccava il “bianco/rosso/verde” della Bandiera Italiana e il lancio di lanterne in numero pari ai caduti Monteronesi.

Ecco, spero tanto con questa mia semplicissima testimonianza di aver reso l’idea di quanto per la nostra Associazione fondata soprattutto sull’amicizia abbia voluto significare un evento simile, non ci possono essere parole che siano in grado di descrivere le emozioni provate in quei momenti, dall’inizio del lavori alla cerimonia finale, dal vedere la partecipazione del paese intero alle parole di affetto e approvazione, spero solo che in Italia anche se sarebbe spesso cura di Enti e Amministrazioni, anche associazioni come la nostra non perdessero di vista quello che altre persone hanno fatto per la nostra libertà e dare il dovuto riconoscimento per questi loro gesti.

Le invio inoltre alcune foto in cui spero possa capire quello che per noi è stato, dall’inizio alla fine, un evento simile e spero inoltre che la nostra testimonianza possa essere a Lei e ai suoi lettori gradita e soprattutto recepita da chi potrà farlo.

Riccardo Burroni
Presidente A.M.A. Monteroni
amamonteroni@gmail.com