Dopo il successo del convegno “Emergenze ed urgenze in ambienti estremi”, il servizio sanitario del Raggruppamento Subacquei ed Incursori “Teseo Tesei” presenta il 3° convegno medico sul tema “Salute e funzionalità del distretto cranio-facciale negli operatori delle Forze Speciali” a favore di medici e ricercatori civili e militari provenienti da tutta Italia.
Il convegno, intitolato al capitano medico Bruno Falcomatà medaglia d’oro al valor militare e capo servizio sanitario dei mezzi d’assalto della Marina durante il secondo conflitto mondiale, si svolgerà a Comsubin il 27 e 28 maggio 2016.
Dal punto di vista scientifico il convegno approfondirà le patologie maxillo facciali approfondendo, in particolare, le dinamiche inerenti gli apetti lavorativi degli operatori subacquei.
Di assoluto interesse per i congressisti e per i media che interverranno, sarà l’attività addestrativa del Gruppo Operativo Subacquei che, attraverso il Nucleo S.P.A.G. (Submariner Parachute Assistance Group) nella sua versione pro-civex, condurrà un soccorso a dei naufraghi elirilasciando
uomini ed attrezzature da un elicottero EH 101 del 1° Gruppo Elicotteri di Maristaeli Luni.
Capitano medico Bruno Falcomatà
Medaglia d'oro al valor militare alla memoria ufficiale medico di eminenti qualità, univa all'eccellenza della mente dedita con successo alle indagini scientifiche, fermezza di carattere, generosità di intenti, spirito di sacrificio illimitato e dedizione incondizionata alla Patria.
Capo servizio sanitario dei mezzi d'assalto della Regia Marina, recava senza riposo e col suo stesso cimento fisico, prezioso contributo scientifico alla difficile pericolosa e lunga preparazione del personale.
Nel tentativo di forzamento di una delle più potenti e meglio difese basi navali avversarie chiese, e seppe ottenere al di là del proprio dovere, di seguire gli uomini ed assisterli fino al momento del lancio avvenuto a pochi metri dalle ostruzioni della piazzaforte. Percepita la disperata ed incerta lotta affrontata dagli operatori, assieme agli altri ufficiali, non volle abbandonare i propri uomini, attendendo sul punto di lancio molte ore il tempo stabilito.
Nel tentativo di disimpegno, l'unità fu attaccata a fondo da numerosi aerei; raggiunto al termine di disperata schermaglia da raffiche di armi automatiche, cadde a fianco degli altri compagni d'arme al posto che aveva tenuto oltre il dovere.
Acque di Malta, alba del 26 luglio 1941.