Spartak, pochi chilometri a nord di Donetsk, tra l’aeroporto e la cittadina di Adviidka. Qui passa la linea del fronte fra le forze armate ucraine e l’esercito della DNR. Tra capannoni industriali abbandonati e miniere silenziose, l’area è al centro di un nodo ferroviario e stradale di grande rilievo strategico. Proprio a ridosso di Spartak passa l’autostrada che unisce l’est all’ovest dell’Ucraina, due mondi separati dalle armi e ormai ogni giorno più lontani.
In un avamposto sulla linea dei combattimenti, rimaniamo due notti sotto il tiro dell’artiglieria ucraina che bombarda le postazioni dei soldati filorussi.
Nel silenzio totale dei media europei, in barba agli accordi di Minsk, la guerra continua.
(continua)