Aleppo, gli islamisti tentano di rompere l'assedio. Sequestrate armi USA

(di Giampiero Venturi)
31/07/16

Aleppo è una palla infuocata. A quasi 40° di temperatura si entra nella fase decisiva di quella che abbiamo indicato da mesi come la tessera più importante di tutto il mosaico della guerra. Molti fattori lasciano immaginare una svolta decisiva imminente. Come spesso succede in Siria però, la situazione si evolve di ora in ora, con scenari costantemente fluidi.

Centinaia di famiglie sarebbero già state evacuate dalla parte orientale della città, ancora in mano alle milizie islamiste ormai circondate dalle forze governative e dai curdi dell’YPG.

Mentre le posizioni delle Forze Armate siriane si consolidano ad ovest, miliziani dell’Esercito della Conquista (Jaish al-Fatah) tentano la sortita a nord verso la Castello Road, per rompere l’assedio a cui tutte le fazioni fondamentaliste sono sottoposte da alcuni giorni. Sono in corso in queste ore pesantissimi scambi di artiglieria con l’esercito siriano. La disperata pressione jihadista sarebbe in corso anche nei distretti sud di Aleppo, dove la Guardia Repubblicana e unità della 4a Divisione meccanizzata siriane erano avanzate rapidamente la scorsa settimana.

I fondamentalisti di Jaish Al-Fatah, operativi soprattutto nell’area di Aleppo e di Latakia sono stati costituiti agli inizi del 2015 grazie agli aiuti di Qatar, Arabia Saudita e Turchia, coinvolta pesantemente attraverso il MIT, i Servizi nazionali. Nonostante le scissioni interne e i controversi rapporti con Al Nusra, branca di Al Qaeda parte della galassia di gruppi jihadisti sostenuti da Ankara, l’Esercito della Conquista sarebbe ancora capace di rendere difficile il compito di governativi di bonificare le provincie nordoccidentali, il Goverantorato di Idlib in particolare.

Il tentativo di uscire dalla trappola di Aleppo sarebbe contrastato dallo sforzo congiunto delle forze aeree siriane e russe, ripiegate massicciamente in queste ore sul fronte della seconda città siriana.

Nel distretto di Bani Zaid intanto sono state sequestrate grosse quantità di armi di fabbricazione americana, fra cui molti lanciatori anticarro TOW. Le armi sarebbero state abbandonate da miliziani integralisti in fuga, poco prima dell’arrivo delle forze lealiste.

Nelle prossime ore la situazione sul fronte di Aleppo sarà più chiara, in attesa che le posizioni politiche della Turchia riguardo la crisi siriana si evolvano in modo chiaro.

(foto: SAA)