Addio George Herbert Walker Bush, nessuno come te nella storia moderna degli Usa

(di Frank Montana)
02/12/18

Quando muore un presidente americano, tutti si affettano a dire quanto fosse stato un grande uomo. George Herbert Walker Bush invece è stato un grandissimo uomo di potere.

Senza decantare i suoi successi politici o meno, non è assolutamente errato sostenere che ha governato la politica americana ai massimi livelli mondiali per 21 anni, 12 dei quali ininterrottamente. Eppure il particolare degli ultimi otto anni di potere senza carica ufficiale è quasi sfuggito a tutti, o quasi...

È stata una personalità che ha governato moltissimo pur essendo in un sistema democratico, come quello americano, che ha una forte rotazione politica.

È un dato accertato che la CIA influisce pesantemente nella politica estera con le sue operazioni. Bush ne è stato direttore.

È dato storico che Ronald Reagan (40° Presidente) lo volle vice perché ferrato in politica estera.

È stato ufficialmente riconosciuto come 41° Presidente.

È assodato che il figlio fosse diventato il 43° Presidente (e come in tutte la famiglie qualche volta i figli chiedono consiglio ai padri).

Sembra quasi che George Herbert Walker Bush in vita avesse praticato una variante politica del potlatch, dalla lingua chinook “dono”, in uso presso gli indiani Kwakiutl: distruggere oggetti di potere per avere potere.

Un anno alla CIA, otto da vice di Reagan, quattro da Presidente e otto da padre di un Presidente. Anche togliendo gli ultimi due mandati del figlio, in quanto non direttamente investito, comunque sono moltissimi.

È bene ricordare che mentre il figlio era in carica, il Superman del potere venne ricevuto in Italia dai vertici politici per una serie di incontri e dalla élite industriale per una cena a porte chiuse. Non ricopriva nessun incarico ufficiale!

Allora perché lo trattarono con tutti gli onori? Che fosse in carica o no, lo stakanovista del potere era sempre nelle attenzioni di tutti, anche dei nemici storici. Saddam Hussein, infatti, lo omaggiò con un mosaico a pavimento esattamente davanti alla porta di ingresso dell'Hotel al-Rashid di Bagdad. Così facendo il volto di Bush veniva calpestato continuamente. Mostrare la suola delle scarpe o calpestare sono offese gravissime nella cultura del Medio Oriente. Ma in fin dei conti, anche questo è un modo di dimostrare che era un uomo di potere.