Alain Delon: divo in un mondo che "non riconosceva più"

(di Gianluca Celentano)
18/08/24

Alain Delon, con la sua bellezza magnetica e lo sguardo intenso, è stato per decenni l’incarnazione del divo cinematografico. Tuttavia, dietro quel volto iconico si cela un uomo di rara autenticità e determinazione, consapevole di non appartenere più a un mondo che egli definisce vuoto e finto.

La sua biografia è un intreccio di avventure straordinarie, dal collegio di suore alla gavetta come garzone di salumeria, fino alla sua esperienza come legionario, per intraprendere successivamente la brillante carriera di attore.

Delon ha sempre vissuto secondo le proprie regole, un atteggiamento che nel mondo dello spettacolo può essere penalizzante, ma che per lui è stato fondamentale. La sua determinazione ferrea lo ha portato ad affermarsi in un ambiente spesso dominato dalla superficialità.

A soli 17 anni, si arruolò volontario nell’esercito francese e venne inviato in Indocina, dove visse in prima linea la disfatta di Dien Bien Phu. Questa esperienza lo temprò, lasciandogli un’impronta indelebile e contribuendo a forgiare il suo carattere risoluto e combattivo.

La sua carriera di successi, è sempre stata contraddistinta da scelte coraggiose e dalla volontà di non piegarsi alle convenzioni del sistema; Delon ha incarnato una figura inimitabile, capace di resistere alle mode passeggere come espressione di una lucidità critica che pochi oggi hanno il coraggio di manifestare. Negli ultimi anni, sulla stampa, ha manifestato la sua delusione, il disincanto verso un mondo che considera ormai vuoto e privo di valori autentici; un mondo che ha perso quel senso di verità che un tempo animava il cinema e la cultura.

Per il legionario Alain Delon “PRESENTE!”