Questa foto bidimensionale rappresenta l’area occupata da Azovstal, la più grande acciaieria d’Europa. Parliamo di un rettangolo con una superficie di oltre 10 chilometri quadri (intero complesso) al cui interno si trovano edifici colossali, una ragnatela di rotaie che non offre protezione agli attaccanti, mura altissime spesse parecchi metri da cui possono far capolino sniper con le armi long-range più adatte, capannoni e ricoveri per mezzi corazzati da combattimento e bunker costruiti per proteggere il personale dell’azienda da una guerra combattuta con armi convenzionali e termonucleari (l'impianto risale all'era Sovietica, ndr).
In un raggio di 10 chilometri da qui si è verificata la più grande moria di alti ufficiali della storia russa e sovietica, capolavoro di insipienza tattica e strategica del presidente Putin e dei suoi pianificatori.
Guardatela bene: da quasi due mesi sentite e leggete che sta per capitolare. Forse è vero, presto o tardi i difensori qui arroccati saranno annientati o semplicemente rimarranno senza munizioni. Tuttavia, si impone una riflessione: i continui ultimatum e inviti a deporre le armi, sono davvero seri? O piuttosto sono segni della debolezza delle forze e della dirigenza russe?
Una delle più potenti bombe convenzionali in dotazione alle forze di Mosca è la Fab3000, un ordigno con una massa esplosiva di 1.400 chilogrammi, un potenziale raggio di distruzione di 46 metri e un’area di dispersione dei frammenti di 260 metri1.
Fotografie apparse su Telegram il 6 aprile 2022, mostrano una bomba di fabbricazione sovietica, la FAB-3000, accanto al bombardiere strategico Tu-22M dell'aeronautica russa, pronta per colpire Azovstal. Ebbene, quell’”oggettino”, ammesso che sia sufficiente a perforare le mura perimetrali e i bunker sotterranei, potrebbe al massimo impattare sullo 0,5-0,6% della superficie dell’eccezionale impianto. Insomma, o i Russi ne hanno davvero tante - e funzionanti - o...
1https://www.infobae.com/en/2022/04/16/ukraine-fears-putin-will-launch-fa...
Foto: Osint Technical / Telegram