La Francia, uno dei paesi più grandi e influenti in Europa, questo mese ha visto il passaggio alle urne per le elezioni presidenziali che hanno premiato e rieletto il presidente uscente Emmanuel Macron.
La carica di primo ministro è andata ad una donna, Élisabeth Borne, mentre il Ministero delle Forze Armate passa ad un uomo, Sébastien Lecornu.
Già ministro dell'Oltre Mare (con il precedente governo Castex) dal 6 luglio 2020, prende ora all'età di 36 anni uno dei ministeri più importanti e complessi della politica estera francese.
Lecornu succede a Florence Parly che ha guidato il ministero quasi per cinque anni, dal 21 giugno 2017.
Impresa non facile per il nuovo arrivato.
Il ministero delle Forze Armate si trova attualmente impegnato in operazioni complesse in tutto il mondo:
- in Africa, dove è alle prese con le operazioni antiterrorismo e (ultimamente) di ritiro delle forze armate francesi di Barkhane dal Mali.
- in Europa è impegnato nel supporto alle forze NATO sul fianco Est, in Romania (missione AIGLE), Polonia (eVA), Estonia (missione Linx, eFP ed eAP) e Bosnia- Erzegovina (operazione ALTHEA).
- in Medio Oriente è impegnato nella Operazione CHAMMAL, di lotta contro Daesh e appoggio alle forze di sicurezza dell'Iraq, espressione francese della operazione multinazionale Inherent Resolve in Siria e Iraq.
- in Libano, con l'operazione DAMAN.
- nel Golfo di Guinea, con l'operazione CORYMBE.
- nello Stretto di Hormuz, con l'operazione AGENOR.
Per parlare solo delle principali...
A tutto ciò occorre aggiungere le operazioni nazionali (principalmente Sentinel ma anche Resilience), le forze di sovranità (circa 7000 uomini tra Antille, Guyana, Mayotte, La Reunion, Nuova Caledonia e Polinesia francese) e le forze di presenza (circa 3750 uomini tra Senegal, Costa d'Avorio, Gabon, Gibuti e Emirati Arabi Uniti) oltre alle missioni di mantenimento della libertà di navigazione un po dappertutto.
Naturalmente le sfide per il nuovo ministro non si fermano qui: sono numerosi i programmi aperti, a partire dal miglioramento della condizione delle famiglie dei militare, il rinnovamento della flotta dei sommergibili nucleari, l'innovazione, l'incremento della componente cyber e spaziale ma anche le problematiche derivanti dall'appartenenza a organizzazioni sovranazionali come l'Unione Europea e la NATO.
Per finire, non dimentichiamo che le Forze Armate francesi sono il miglior strumento di influenza per l'Industria della Difesa, che infatti è sempre in primo piano, in Europa e nel mondo.
Compito immenso per il nuovo ministro di un Paese che aspira a fungere da potenza regionale e da traino per l'Europa della Difesa.
Link utili:
- https://www.defense.gouv.fr/actualites/sebastien-lecornu-nomme-ministre-...
- https://www.defense.gouv.fr/operations/europe-du-nord-lest/otan/renforce...
- https://www.inherentresolve.mil/
Foto: Chef d'état-major des armées