Le steppe del Donbass, le brulle coste dell’Isola dei Serpenti, il terreno fangoso di Kherson: che cosa hanno in comune? Sono stati distrutti in questi luoghi diversissimi e distanti fra di loro molte centinaia di chilometri, ma soprattutto tutti ugualmente sottoposti, all’epoca, all’occupazione russa dei Pantsir-1S in servizio per le forze di Mosca. E con pochi colpi ben assestati - oltre che con un pizzico di fortuna che dai tempi di Napoleone i militari hanno imparato ad apprezzare - sono andati distrutte sistemi d’arma del valore di 15 milioni di dollari. Nel fotogramma di apertura uno di questi “incontri mortali”, più precisamente da un video preso in Donbass.
Il sistema missilistico Pantsir (in russo: Панцирь, letteralmente '"carapace"') è una famiglia di sistemi di artiglieria antiaerea e missili terra-aria semoventi a medio raggio. A partire dal Pantsir-S1 (russo: Панцирь-С1, nome in codice NATO SA-22 Greyhound) come prima versione, è prodotto dal KBP Instrument Design Bureau di Tula, in Russia
Il Pantsir-S1 è stato progettato per fornire la difesa aerea di installazioni militari, industriali e amministrative contro aerei, elicotteri, munizioni di precisione, missili da crociera e UAV; e per fornire ulteriore protezione alle unità di difesa aerea contro gli attacchi aerei nemici che impiegano munizioni di precisione, specialmente ad altitudini da basse a estremamente basse.
Ma com’è possibile annientare un sistema di difesa aerea? A parte la dichiarazione dei Turchi, di averne distrutto uno nel 2020, fino ad oggi il caso interessante è quello di un Pantsir colpito da Gerusalemme, sempre in Siria, due anni prima. Nel 2018 in Siria le forze israeliane (IDF) riuscirono nell’impresa approfittando del fatto che il Pantsir in questione, in dotazione delle forze armate di Damasco, aveva esaurito le munizioni e stava per essere riarmato. Così, l’IDF fece bingo! Chissà che non sia successo lo stesso in Ucraina per almeno tre volte?
Non sembra impossibile, anche alla luce di quanto accaduto in Libia prima della pandemia, quando l'offensiva di Tripoli delle forze di Khalifa Haftar contro il governo di accordo nazionale (GNA) sostenuto da Ankara ha iniziato a crollare. Fornito all'uomo forte della Cirenaica con la mediazione dei suoi sponsor arabi, il sistema russo doveva essere utilizzato come carta vincente contro le operazioni di interdizione aerea dei veicoli aerei senza pilota (UAV) della Turchia. Tuttavia, dopo un'importante controffensiva del GNA, il signore della guerra libico è stato sconfitto. La propaganda libica, intanto, parlava di 9-10 Pantsir distrutti nelle settimane di conflito.
Per aggiungere la beffa al danno, un sistema Pantsir, catturato dalle forze del GNA, ha sfilato per Tripoli come trofeo di guerra e poi consegnato agli Americani per studiarlo a fondo.