Nel dibattito sul futuro della Croce Rossa Italiana e sul destino delle sue due componenti ausiliarie alle forze armate, Crocerossine e Corpo Militare, si inserisce con un Decreto dello scorso marzo il ministro della Difesa Roberta Pinotti che senza interpretare la norma di riordino dell'Ente, il Decreto Legislativo 178 del 2012, ma semplicemente applicandolo fa luce sui dubbi che si rincorrevano da anni.
Il provvedimento riguarda l'attribuzione della dotazione finanziaria per il 2016 al Corpo Militare ed al Corpo delle Infermiere Volontarie della Cri per la preparazione del personale e dei materiali necessari per assicurare l'organizzazione ed il funzionamento dei Corpi.
Fino qui sembrerebbe un provvedimento di natura squisitamente amministrativa. Il ministro Pinotti, invece, nelle premesse all'atto esprime alcune importantissime puntualizzazioni. Sottolinea la natura pubblicistica della nomina dei vertici dei Corpi Ausiliari della Croce Rossa Italiana, ricordando come l'Ispettrice delle Infermiere Volontarie sia nominata con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e l'Ispettore del Corpo Militare con decreto del Capo dello Stato. Ribadisce poi che tali fondi, ammontanti per quest'anno a circa 4 milioni di euro, siano finalizzati e quindi destinati esclusivamente allo scopo già enunciato.
Riconosce per la prima volta uno status ben determinato ai vertici dei Corpi ausiliari, status che li equipara al vertice politico dell'Associazione, e toglie il filtro che l'Associazione medesima esercitava nell'erogazione dei contributi ponendo carico dei Corpi l'obbligo, oltre di rendicontare l'utilizzo dei denari pubblici in maniera dettagliata, anche la possibilità di indicare la mancata erogazione dei contributi, qualora ciò avvenisse.
Nel caos generato dall'emanazione e successivamente applicazione confusa e ritardata di un provvedimento legislativo che è definito di riorganizzazione ma che in molti considerano di rivoluzione proprio il ministro Roberta Pinotti ha saputo dare senza eccessivo clamore, come nel suo stile, il contributo di chiarezza necessario a far cessare, specialmente in un periodo delicato dal punto di vista della sicurezza come quello odierno, la mortificazione che i Corpi Ausiliari della Croce Rossa Italiana stanno subendo da troppo tempo.