I Typhoon italiani difenderanno i cieli del Baltico

(di Tiziano Ciocchetti)
28/08/20

Da settembre i caccia Typhoon del 36° stormo dell’Aeronautica Militare, insieme a quelli tedeschi, saranno rischierati in Lituania ed Estonia e avranno il compito di sorvegliare lo spazio aereo degli Stati Baltici. Sostituiranno i colleghi francesi, spagnoli e britannici, la missione di sorveglianza aerea sarà a guida italiana con compiti di Air Policing.

Tali operazioni sono svolte nell’ambito di responsabilità del Comando Operativo Alleato della NATO, ACO (Allied Command Operation) con sede a Bruxelles e viene coordinata dal Comando Aereo di Ramstein in Germania.

La missione di Air Policing si rende necessaria in quanto alcuni membri della NATO non possono disporre di assetti in grado di garantire la difesa dello spazio aereo, secondo le specifiche richieste dall’Alleanza. Quindi, gli altri paesi aderenti al Patto si fanno carico, a rotazione, di integrarne la difesa.

Inoltre, l’Aeronautica Militare si occupa in modo assiduo dal 2004 della difesa dei cieli della Slovenia, dal 2009 di quelli albanesi (già questo dovrebbe contribuire a tenere lontani i turchi da questo paese, anche se, ovviamente, servirebbe una politica estera dell’Italia) e montenegrini dal 2018.

Risulta evidente che, negli ultimi anni, la NATO abbia deciso di implementare le attività congiunte di sorveglianza aerea sull’Europa Orientale, al fine di integrare sempre più gli assetti aerei e ridurre i costi logistici.

Foto: archivio Aeronautica Militare