"La presa di posizione del ministro Trenta è una svolta coraggiosa che apre finalmente una breccia in un muro di gomma rimasto intatto per quasi trent'anni a nascondere la verità su uno dei tanti misteri italiani". Così i senatori M5S della Commissione Difesa di Palazzo Madama hanno commentato con una nota congiunta le dichiarazioni del ministro della Difesa Elisabetta Trenta, che ha riconosciuto gli errori dello Stato nel caso dell'ex militare specialista in guerra elettronica Davide Cervia rapito nel 1990.
Il ministro Trenta ha annunciato il ritiro del ricorso della Difesa, avviato dal ministro Pinotti, contro la sentenza che riconosceva le reticenze della Marina da sempre denunciate dalla famiglia.
"Il passo verso la trasparenza della Trenta non può che essere accolto con soddisfazione. Troppe volte si è voluto impedire di fare chiarezza sulla sorte di Davide Cervia. Dal momento della sua scomparsa troppe le incongruenze, fino alla denuncia di alcuni militari nei confronti di giornalisti e familiari che hanno soltanto cercato di comprendere la verità. È giunto il momento che si aiuti la famiglia Cervia a scoprire la sorte di un padre e di un marito. Siamo fiduciosi che del cammino intrapreso dalla Trenta si potranno avere risposte conclusive su questa vicenda".
Movimento 5 Stelle - Ufficio Comunicazione Senato