Oggi a Taranto, nella Piazza Marinai d’Italia di Taranto - Rotonda del Lungomare Vittorio Emanuele III, per la prima volta in una cerimonia congiunta, hanno giurato fedeltà alla Repubblica 147 allievi (di cui 29 di sesso femminile) del 25° corso normali marescialli della Marina Militare della Scuola Sottufficiali di Taranto e 245 allievi (di cui 47 di sesso femminile) del 141° corso della scuola allievi carabinieri di Taranto.
La cerimonia ha avuto luogo alla presenza del sottosegretario di Stato alla difesa, onorevole Matteo Perego di Cremnago, del capo di stato maggiore della difesa ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, del capo di stato maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Enrico Credendino e del comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale di corpo d’armata Teo Luzi e di altre autorità civili e militari.
Nello schieramento, era presente una compagnia Interforze composta da una rappresentanza delle 4 Forze Armate con alla fonda in Mar Grande gli assetti navali della Marina Militare a far da cornice alla cerimonia.
"Vedere giovani di oggi, spesso criticati per mancanza di stimoli, con la fiamma accesa nei loro occhi, che si dedicano completamente a una vita di sacrifici e privazioni per il bene della patria, è un dono bellissimo. La formazione è essenziale ed è importante investire in uno strumento militare sempre più efficace e moderno". Lo ha dichiarato il sottosegretario di Stato alla difesa, Matteo Perego di Cremnago, nel corso del suo intervento, "Voi siete protagonisti della giornata e del futuro. Per far parte della Marina e dell'Arma dei Carabinieri che assolvono queste missioni ci vuole la necessaria preparazione. A voi il compito di acquisirla, a noi il compito di tramandarvi l'esperienza e i valori che da sempre hanno caratterizzato il personale della Marina Militare e dell'Arma e che hanno contributo a scrivere memorabili pagine della storia gloriosa del nostro Paese.”
L'ammiraglio Cavo Dragone, nel corso del suo intervento, rivolgendosi ai reparti schierati, in riferimento all’attuale scenario internazionale, ha dichiarato “occorre una professionalità, una motivazione che solo iniziando bene con questo ciclo formativo presso gli istituti voi riuscirete a ottenere. Non è più una guerra tradizionale nei domini a cui eravamo abituati. Terra mare e cielo sono ormai in maniera massiva invasi da nuovi domini operativi, che sono il cyberspazio, lo spazio, il dominio subacqueo e sono il dominio cognitivo su cui si stanno combattendo guerre, in cui si sta svolgendo un confronto senza esclusione di colpi su informazione, su dare e gestire informazioni, su strumentalizzare in maniera malevola per influenzare le opinioni pubbliche e di conseguenza i decisori delle varie nazioni . Questo comporta una gioventù che sia particolarmente attenta alla propria formazione a una professionalità molto spinta a un approccio tecnologico che ormai è ineludibile.”
Il capo di stato maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Enrico Credendino, nell’indirizzo di saluto agli allievi ha rimarcato “è un momento unico che vi accompagnerà durante il lungo vostro percorso di vita, che vi assicuro porterete sempre con voi. A tutti voi il mio marinaresco affettuoso augurio di vento in poppa sempre”.
Il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale di corpo d’armata Teo Luzi, durante il suo intervento ha affermato “La vostra presenza in questa piazza è il risultato di una scelta di vita, generosa e impegnativa al servizio del Paese. Siete stati reclutati tra il meglio della gioventù italiana e avete la giusta motivazione per affrontare l’impegnativa missione che vi aspetta. Voi dovete saper servire la comunità, rischiare per la comunità e dare il meglio di voi stessi."