Oggi, presso la Caserma “Ugo MARA”, ha avuto luogo la cerimonia che ha sancito il passaggio del testimone nel comando della componente terrestre della NATO Response Force (NRF) tra l’Allied Rapid Reaction Corps (ARRC) a guida britannica, comandato dal Generale di Corpo d’Armata Tim Radford, e il Nato Rapid Deployable Corps – Italy (NRDC-ITA) comandato dal generale di corpo d’armata Roberto Perretti.
Cerimonia svolta alla presenza del capo di stato maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Danilo Errico, del comandante del Comando Operativo Alleato Interforze di Brunssum in Olanda, generale di corpo d’armata Salvatore Farina e del comandante del Comando Terrestre Alleato (LANDCOM) - generale di corpo d’armata Darryl A. Williams.
È la quarta volta che l'NRDC assume la guida della componente terrestre (Land Component) della Nato Response Force.
L'NRDC ha completato un periodo di preparazione e addestramento di oltre un anno prima di essere dichiarato "combat ready" in occasione dell'esercitazione "Brilliant Ledger 2017" che ha visto impegnati a Solbiate Olona (VA) e Bellinzago Novarese (NO), oltre 1000 militari provenienti da 15 nazioni della Nato e 85 unità delle Forze Armate italiane.
Il NATO Rapid Deployable Corps – Italy è un Comando multinazionale con sede a Solbiate Olona(VA), è alle dipendenze del comandante supremo delle Forze Alleate in Europa (SACEUR). L’Italia ne è la nazione guida e fornisce circa il 75% del personale. Il rimanente 25% è costituito da militari provenienti da altre dodici nazioni: Albania, Bulgaria, Francia, Germania, Grecia, Paesi Bassi, Slovenia, Spagna, Turchia, Regno Unito, Stati Uniti e Ungheria per un totale di circa 400 uomini e donne. Prossimamente, altre 4 nazioni: Canada, Lettonia, Lituania, e Romania entreranno a far parte del Comando portando così a diciassette il numero dei Paesi contributori.
La NATO Response Force, creata nel 2002, a seguito delle decisioni assunte nel vertice del Galles del 2014, l’Nrf è stata potenziata con un’aliquota di forze in altissima prontezza denominata Very High Readiness Joint Task Force (VJTF), estremamente flessibile e modulare, capace di spiegarsi con immediatezza.