Dal 6 al 17 marzo 2023, presso il 1° reggimento carabinieri paracadutisti “Tuscania” di Livorno, si è svolta l’esercitazione “Rubino22”, che ha coinvolto assetti specialistici di Esercito, Marina Militare, Aeronautica Militare e dell’Arma dei Carabinieri.
Oltre al Tuscania, erano presenti componenti del 66° reggimento fanteria aeromobile "Trieste" e del 1° reggimento Aviazione dell'Esercito "Antares", del 1° reggimento della brigata marina San Marco della Marina Militare e del supporto tattico alle operazioni speciali del 17° stormo incursori dell’Aeronautica Militare.
Le attività addestrative hanno impegnato militari e mezzi nei vari ambiti delle specialità coinvolte, con l’impiego, tra l’altro, di VTLM Lince, battelli pneumatici, un elicottero CH-47 dell’Aviazione dell’Esercito, due elicotteri (AB 412 e AW139) del 4° nucleo elicotteri dell’Arma dei Carabinieri, un aereo C27 della 46^ brigata aerea di Pisa.
Gli atti tattici salienti si sono svolti tra il 14 e il 15 marzo, con l’aviolancio di una squadra di ricognitori con la tecnica della Caduta Libera (pomeriggio del 14), la “presa di terra” delle forze anfibie del San Marco, l’eli-sbarco di carabinieri paracadutisti e operatori dello STOS (come alternativa all’aviolancio che, per ragioni metereologiche particolarmente avverse, non è stato purtroppo effettuato), che, integrati dal 66° reggimento, hanno messo in sicurezza un’avio-superficie ed effettuato l’evacuazione di connazionali da un territorio incerto in cui il livello di sicurezza è ipoteticamente decaduto (mattina del 15).
In totale, oltre ai militari del Tuscania, fra componente combattentistica e di supporto, sono stati impegnati i militari del 66° reggimento fanteria aeromobile "Trieste", quelli del San Marco e della compagnia STOS, oltre agli equipaggi di volo dei vari velivoli impiegati nell’attività (1° reggimento Aviazione dell'Esercito "Antares" e 4° nucleo elicotteri carabinieri).
L’addestramento è risultato particolarmente premiante sotto l’aspetto tattico, di comando e logistico, con l’allestimento di un campo d’arma dedicato e l’impiego di aree addestrative dedicate. Inoltre, le attività costiere hanno messo in luce una particolare affinità addestrativa fra i reparti, così come tutte le attività di volo.
Le unità impiegate si stanno preparando per ulteriori occasioni addestrative comuni, per poter armonizzare le capacità e individuare rinnovati percorsi di crescita tecnica nei vari settori.