È terminata la Joint Stars 2023, l’esercitazione che ha visto le Forze Armate italiane addestrarsi nella difesa degli spazi aerei, terrestri e marittimi, nella sicurezza cibernetica e spaziale, nella difesa da contaminazione chimica, biologica, radiologica o nucleare e nel contrasto alle minacce emergenti, tra cui droni sottomarini o aerei.
Durante la Joint Stars i reparti di Esercito, Marina Militare, Aeronautica Militare e Arma dei Carabinieri, si sono anche esercitati in eventi “interagenzia”, allo scopo di incrementare l'integrazione e l'interoperabilità tra le componenti delle Forze Armate e le altre articolazioni dello Stato coinvolte nella gestione dell'ordine pubblico, nelle attività di contrasto al terrorismo e ai traffici illeciti, nel soccorso ai profughi e nella gestione delle situazioni emergenziali.
Un totale di oltre 5.300 uomini e donne e 900 piattaforme con il coinvolgimento anche di assetti stranieri e, per la prima volta, studenti universitari di importanti atenei nazionali (LUISS “Guido Carli", LUMSA, Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e Università degli Studi di Genova).