Si è svolta oggi, venerdì 19 aprile, a Viterbo, presso la Scuola Marescialli dell'Aeronautica Militare, la cerimonia di Giuramento in forma congiunta del 26° corso allievi marescialli dell'Esercito Italiano e dell'omologo corso allievi marescialli dell'Aeronautica Militare.
La cerimonia, presieduta dal ministro della Difesa Guido Crosetto, e alla presenza del capo di stato maggiore dell'Aeronautica Militare generale di squadra aerea Luca Goretti, del capo di stato maggiore dell'Esercito generale di corpo d'armata Carmine Masiello, e di numerose autorità militari, civili e religiose, ha visto giurare fedeltà alla Repubblica Italiana e alle sue Istituzioni 140 allievi marescialli del corso “Fermezza" della Scuola Sottufficiali dell'Esercito Italiano e 135 allievi marescialli del corso “Gladius II" della Scuola Marescialli dell'Aeronautica Militare. Presenti anche i responsabili della formazione delle due Forze Armate, il generale di corpo d'armata Carlo Lamanna, comandante per la formazione, specializzazione e dottrina dell'Esercito, ed il generale di squadra aerea Silvano Frigerio, comandante delle scuole dell'Aeronautica Militare e della 3^ regione aerea, nonché tutte le più alte autorità del territorio, dal vice sindaco di Viterbo, dott. Alfonso Antoniozzi, al prefetto di Viterbo, dott. Gennaro Capo, al presidente della Provincia di Viterbo, dott. Alessandro Romoli, e il vescovo della diocesi di Viterbo, s.e.r. mons. Orazio Francesco Piazza.
Dopo l'ingresso, sul luogo della cerimonia, del Gonfalone della città di Viterbo e della Provincia di Viterbo, dei Labari delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma e, a seguire, della Bandiera d'Istituto della Scuola Sottufficiali dell'Esercito e della Scuola Marescialli dell'Aeronautica, il comandante della Scuola Marescialli AM, col. Gianluca Spina, e il comandante della Scuola Sottufficiali dell'Esercito, col. Fabrizio Barone, chiamando a sé le rispettive Bandiere di Istituto, hanno letto le due formule di giuramento, suggellate dall'emozionante grido de “Lo giuro", vibrato all'unisono dai due corsi giuranti e dal sorvolo di una formazione di elicotteri TH-500, HH-139 e HH-101 dell'Aeronautica Militare.
“Quello di oggi è un impegno morale intimo che avete preso nei confronti del Paese e della propria coscienza, un impegno che costituisce la base su cui impostare e costruire la propria vita e la propria identità di militare, un concentrato di valori che sia da esempio per i propri colleghi, ma anche per tutti gli italiani che cercano nelle istituzioni militari il luogo dove porre la propria fiducia e affidare la propria sicurezza", ha detto il col. Spina nel suo intervento. "Sarete presto a fianco di chi è impegnato nella difesa degli spazi aerei nazionali, nelle operazioni all'estero, nelle missioni di trasporto umanitario o di soccorso alle popolazioni colpite dalle calamità naturali. Affrontate quest'impegno con lealtà e nei momenti difficili che arriveranno ricordate delle sensazioni che state provando e dei principi che vi abbiamo trasmesso durante il vostro percorso formativo".
A seguire, ha preso la parola il col. Barone che, rivolgendosi ai giovani allievi, li ha esortati ad essere "coraggiosi, non solo fisicamente ma soprattutto moralmente, quel coraggio a cui dovete attingere a piene mani per prendere le decisioni difficili che inevitabilmente affronterete. Siate curiosi e affamati di conoscenza, è l'unico modo per poter essere sempre parte della soluzione dei problemi operativi che vi si presenteranno. Le aspettative che l'Esercito ripone in voi sono tante e ambiziose, sono certo che vi dimostrerete all'altezza di chi vi ha preceduto, sono certo che la vostra fermezza vi guiderà lungo il cammino del dovere e dell'onore".
La cerimonia, scandita dalle note di una banda musicale mista composta da componenti dell'Esercito Italiano e dell'Aeronautica Militare, è poi proseguita con il battesimo del 26° corso marescialli dell'AM - che ha preso appunto il nome di “Glaudius II" - impartito dal vescovo della Città di Viterbo, s.e.r. Mons. Orazio Francesco Piazza, e con la successiva “benedizione del Gagliardetto" che, dalle mani del presidente capo dei sottufficiali, graduati e militari di truppa per l'Aeronautica Militare, 1° luogotenente Mario Bonaventura, è passato a quelle del padrino del corso, 1° m.llo Raffaele Esposito, e a sua volta al capo del corso. Un tradizionale momento di scambio che vuole idealmente simboleggiare il passaggio di consegna dei valori, delle tradizioni e degli ideali tra generazioni di marescialli che hanno operato e continueranno ad operare al servizio del Paese. A seguire, la lettura della Preghiera della Patria da parte del capo corso del corso giurante dell'Esercito, già denominato “Fermezza" all'atto dell'incorporamento.
"Avete scelto di fare parte di una nuova famiglia, oltre a quella che deriva dai vostri affetti personali, quella della Difesa", ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto nel suo intervento. "Sono onorato di rappresentare lo Stato che si inchina davanti alla scelta di vita che avete fatto. Non vi chiedo di essere eroi ma di essere giusti e di saper discernere, sempre, il bene dal male, il giusto dall'ingiusto. A tutti voi affido una parte del mio e del vostro futuro che è anche il futuro di noi tutti: la difesa della Patria".
Foto: Aeronautica Militare