La farsa della U. Diciotti e la grande vergogna se a bordo si trovano Eritrei e Somali

(di David Rossi)
24/08/18

Leggo dalle parole - per adesso non smentite - riportate dal deputato radicale Magi che il - discusso e discutibile, ma pur sempre tale - comandante Massimo Kothmeier, responsabile della Ubaldo Diciotti, ha saputo dai canali del ministro dell’Interno Matteo Salvini sui social media che il suo dicastero non consentiva lo sbarco dei profughi. Mi domando: se non avesse smanettato su Facebook, Instagram e Twitter - apparentemente, un dovere per i servitori dello Stato - per cercare le “direttive” del titolare del Viminale - alla guida in modo ufficioso anche del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti mentre il collega Danilo Toninelli si gode una meritata vacanza -, avrebbe sbarcato il suo “carico umano” e sarebbe stato passibile di arresto e altri gravi provvedimenti?

Da che mondo è mondo, i militari non ricevono ordini in forma orale, ma scritta: persino il presidente Trump, pur così attivo su Twitter, si guarda bene dal dirigere le flotte a stelle e strisce con messaggini di un centinaio di caratteri o videomessaggi. Mi ricordo una sola volta nella storia d’Italia in cui i militari non ricevettero ordini scritti: l’otto settembre 1943. Tra poco saranno trascorsi 75 anni…

Quella data si appresta a ricordarla, sicuramente, anche il presidente della Repubblica - che è anche capo delle Forze armate e garante dell’ordine costituzionale - e che chi scrive immagina intento a riflettere sul da farsi, di fronte a ordini trasmessi via webcam, senza che la Costituzione - non ancora “aggiornata” da Casaleggio & C - preveda una tale mancanza di forma. Si starà forse chiedendo se le circostanze, da qui alla fine dell’anno, non lo costringeranno vergare una lettera alle camere per denunciare il rischio di questi continui conflitti tra organi dello Stato, con le varie forze armate e i ministeri intenti a trasmettere ordini contraddittori e conflittuali. Francamente, ce lo immaginiamo prossimo a progettare un provvedimento un po’ meno visibile di una lettera ufficiale, convinto che la nuclear option possa mettere in crisi definitivamente l’esecutivo Conte, portando lo stesso Salvini a reputare nuove elezioni la mossa vincente e i Cinque Stelle a spaccarsi sull’ipotesi di reclutare forzisti in libera uscita e Dem alla ricerca dell’identità per un governo che li salvi dallo scontro con quella che i sondaggi descrivono come la macchina da guerra elettorale di Salvini1.

Tra l’altro, il presidente Mattarella, sempre nella sua veste di capo delle Forze armate, potrebbe anche chiedersi (e domandare a chi di dovere) se gli uomini della U. Diciotti hanno equipaggiamenti a bordo per tutelare sé stessi dal rischio di epidemia e di rivolte, oltre che ad ospitare per un tempo indefinito, in attesa della benevolenza del ministro, uomini e donne per forza di cose tenuti in promiscuità. Tra l’altro, la situazione priva la nostra Guardia costiera di un pattugliatore d’altura che potrebbe essere meglio impiegato, invece che servire all’incessante campagna elettorale in atto dal 2016, con i ministri e i leader dell’opposizione - anche questi ultimi senza vergogna - intenti a giocare a chi la spara più grossa…

Infine, una nota sui 177 “clandestini”: mi risulta che trattasi di Eritrei e di Somali, non di Nigeriani e Congolesi. I cittadini delle nostre ex colonie ricevono facilmente lo status di rifugiati a causa delle orribili situazioni in cui versano quei Paesi. Su tutti, il caso dell’Eritrea: “disertori e renitenti alla leva” e “magri di costituzione”2 secondo alcuni fautori della linea dura, in realtà gli eritrei fuggono da una delle più feroci dittature comuniste della Storia dell’Africa, con un popolo intero in armi, giornalisti scomparsi, oppositori torturati e uccisi, oltre a una nazione ridotta in miseria3. L’Italia, come certamente il Capo dello stato sa, ha una responsabilità storica verso costoro, così come verso gli Etiopi4 e i Somali, cosa che magari migliaia di troll ignorano bellamente, ma che la coscienza civile e politica della nostra grande Nazione non può dimenticare. Rischiare di portare all’autolesionismo o alla morte persone che in effetti hanno il diritto all’accoglienza come rifugiati5 potrebbe solo far sapere al mondo che la storia degli Italiani “brava gente” è una “favoletta”: così, una prova di virilità si potrebbe trasformare in una prova di stupidità.

Non è questione di accoglienza, ci mancherebbe altro: non mi esprimerei così se fossimo dinanzi a una nave carica di esponenti di altri popoli. È una prova di rettitudine di coscienza e di grande intelligenza politica quella che i nostri leader sono chiamati a dare davanti al mondo. Retta coscienza e intelligenza politica: quelle cose o ce le hai o no.

  

1 Il quale ha prontamente annunciato un imminente incontro col primo ministro ungherese Viktor Orban. Gli parlerà delle sanzioni che i Cinque Stelle vorrebbero imporre contro chi non accetta i ricollocamenti, in primis lo Stato magiaro?

2http://www.lanuovabq.it/it/diciotti-salvini-per-ora-resiste-alla-farsa-u... evidentemente, per certi anticomunisti chi fugge oggi dalle prigioni marxiste in Africa e in Asia vale meno di chi lo faceva trent’anni fa dalle gabbie del socialismo reale in Europa… Parlare di renitenza alla leva in Eritrea e di Eritrei “magri per costituzione” è una prova di malafede, altro che di patriottismo!

3https://www.corriere.it/politica/18_agosto_24/caso-diciotti-eritrei-fuga...

4 Che abbiamo gasato allegramente e sterminato in modo inumano negli anni in cui i treni arrivavano puntuali e il capo del governo falciava il grano…

5 “Hanno in casa mia casa loro. Perché se scappano davvero dalla guerra vanno trattati con i guanti Bianchi”: parole del ministro Salvini dette due mesi fa, non apologia dell’immigrazione di massa pronunciata dall’ex presidente della Camera Boldini…

(immagine: Sky TG24)