Gli auguri del ministro Trenta agli addetti militari e alle Associazioni combattentistiche e d'Arma

(di Stato Maggiore Difesa)
19/12/18

“Quello che ci lasciamo alle spalle è stato un anno impegnativo per tutti noi, a causa delle incombenti minacce alla sicurezza internazionale che hanno più volte sconvolto gli equilibri sociali di tanti Paesi, vicini o lontani dai nostri confini, ma tutti ugualmente segnati dalla morte di tantissime vite innocenti. È ancora forte il dolore per le vittime del recente attacco terroristico che ha colpito Strasburgo, in cui ha perso la vita anche il nostro connazionale Antonio Megalizzi. Alla sua famiglia e al popolo francese vanno la solidarietà e la vicinanza dell’Italia”.

Il ricordo del giovane giornalista deceduto pochi giorni fa nell’attentato in Francia, ha aperto l’intervento del ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, pronunciato in occasione dei tradizionali auguri con gli addetti militari esteri, le Associazioni combattentistiche e d’Arma ed i vertici della Difesa, presenti i sottosegretari di Stato alla Difesa, Raffaele Volpi e Angelo Tofalo, il presidente della Commissione Difesa della Camera Gianluca Rizzo, il capo di stato maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, il segretario generale della Difesa, i vertici delle Forze armate e della Guardia di Finanza.

Incontro aperto dal saluto del decano del corpo degli addetti militari esteri, gen. brig. Scech Aues Mao’ Mahad, al quale sono seguiti gli interventi del presidente del Consiglio Nazionale permanente delle Associazioni d’Arma, gen. c.a. Mario Buscemi, e del presidente della Confederazione italiana tra le associazioni combattentistiche e partigiane, Claudio Betti.

Nel suo intervento il ministro Trenta ha poi ricordato i risultati raggiunti nel corso del 2018 “un anno di grandi decisioni politiche, scaturite dalla forte volontà di cooperazione espressa da molti Paesi, amici ed alleati, che ha ridefinito in termini di concretezza e di efficacia il ruolo dell’Unione Europea e della NATO sulla scena della sicurezza internazionale”.

L’integrazione europea nel settore della Difesa è stata certamente tra le novità più significative: “un risultato storico, che arriva a 11 anni dalla firma del Trattato di Lisbona, e che afferma con forza il rinnovato ruolo dell’Europa come fornitrice di sicurezza globale”.

Da citare anche la costituzione dell’HUB di Napoli, prova del rinnovato interesse con il quale la NATO guarda al fianco Sud e al Mediterraneo.

“Per il futuro, continueremo a fare affidamento su due realtà forti e vitali, l’Unione Europea e la NATO, per la lotta al terrorismo internazionale e per il mantenimento della stabilità e la sicurezza nel mondo” ha detto il ministro Trenta che ha sottolineato l’importanza di consolidare i rapporti di amicizia e cooperazione fra gli Stati “condizione imprescindibile per rispondere all’indeterminatezza dell’attuale quadro geo-strategico che mette a rischio la sicurezza interna e internazionale”.

La titolare del Dicastero ha quindi ringraziato gli addetti militari esteri per il lavoro svolto e per l’attenzione dimostrata nel seguire le vicende e le politiche di difesa e sicurezza comuni. Ai presidenti della Associazioni Combattentistiche, d’Arma e di Categoria, ha espresso la piena vicinanza del Dicastero al mondo dell’associazionismo militare “autorevoli custodi dei valori e delle tradizioni dell’intero mondo della Difesa”.

“L’Italia - ha concluso - è un Paese vitale, con problemi complessi, ma ricco di risorse e capacità umane che chiedono soltanto di essere messe pienamente a frutto. La ricerca di soluzioni a tali problemi è compito fondamentale della politica, e a volte il dibattito su come assicurare all’Italia una guida stabile e una visione comune degli interessi nazionali è molto forte. Ma questo è soltanto la riprova della ferma determinazione a voler guardare al futuro e a voler essere protagonisti di questo futuro”.