Si è svolto ieri, nella prestigiosa cornice del Café Milano a Washington, che da sempre ospita l’evento, la cerimonia di conferimento del “Premio Eccellenza Italiana”, giunto alla sua VI edizione.
il premio ideato dal giornalista Massimo Lucidi, che ha ricevuto l’imprimatur del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, vede tra i premiati lo chef, del Circolo Ufficiali delle Forze Armate d’Italia diretto dal colonnello Attilio Cortone, il luogotenente Massimo Biale per la sezione “Arti e Mestieri.
“Sono davvero felice per questo importante riconoscimento, che mi viene conferito in un momento importante della mia carriera, a conferma di un lungo percorso di ricerca, impegno e dedizione alla cucina. Dedico questo premio alla mia famiglia e al generale Enzo Vecciarelli, capo di stato maggiore della Difesa, che ha sempre creduto in me supportandomi nella mia crescita professionale” - ha commentato lo chef durante il suo intervento.
Il col. Cortone ha evidenziato che: “Questo è un riconoscimento, che evidenzia come anche il Ministero Difesa, attraverso i soldati, esprime talenti in campi di eccellenza e come le Forze Armate rappresentano oggi una realtà a disposizione del 'sistema paese' che offre alla collettività un servizio che va oltre i compiti prettamente di Difesa.”
Ha poi aggiunto: ”Essere insigniti del 'Premio eccellenza italiana' significa quindi diventare ambasciatori di una cultura dell'innovazione. Una cultura che si esplica proprio attraverso la realizzazione di progettualità come quelle odierne e che ci apre ad un nuovo moderno rinascimento, che ciascuno di noi ha il dovere di promuovere e diffondere.”
“Perchè innovare è difficile” ha continuato il direttore, “e il coraggio da solo a volte non è sufficiente a superare le opposizioni, le diffidenze, i costi e le tante difficoltà che spesso si incontrano quando si propone qualcosa di nuovo e di rivoluzionario. Il coraggio che tutti qui presenti abbiamo avuto va sostenuto, va protetto e soprattutto deve essere premiato, perchè - come diceva un grande innovatore quale fu Adriano Olivetti - un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia a lavorarci. E allora può diventare qualcosa di infinitamente più grande".
“Grazie a tutti per condividere con noi e tutta la famiglia delle Difesa questo sogno”, ha concluso il colonnello Cortone.