Il 3 ottobre 2021 la fregata italiana Antonio Marceglia impegnata nell’operazione Gabinia, ha effettuato una Passing Exercise (PASSEX) con la nave francese Commandant Ducuing, nelle acque antistanti il delta del Niger, nel Golfo di Guinea, area di interesse strategico per l’Italia in quanto sede di infrastrutture estrattive di ENI e SAIPEM e fortemente soggetta ad eventi di pirateria, tra cui rapimenti di marittimi.
La PASSEX è un esempio di cooperazione condotta regolarmente tra assetti navali alleati ed UE per migliorare l'interoperabilità dei mezzi e aumentare il livello di addestramento degli equipaggi e in particolare dei team specialistici.
Questo evento addestrativo mirava in particolare ad addestrare il personale nell’impiego delle mitragliere automatiche OTO-Melara da 25/80 mm. Durante il tiro a caldo il sottocapo Antonella Rota e il secondo capo Giuseppe Amato, decorato della Medaglia di Bronzo al Valor di Marina nel 2016, hanno dimostrato notevole precisione totalizzando entrambi un "centro bersaglio".
A seguire, l’esercitazione ha visto il team della brigata marina San Marco e la controparte francese delle Troupes de Marine impegnati in attività di boarding; di fatto alternativamente Nave Marceglia e Nave Ducuing hanno simulato di essere un mercantile intento in traffici illeciti che veniva abbordato dalle forze speciali delle Forze UE opponenti.
L’esercitazione riflette la cooperazione nel settore marittimo tra le marine europee nell’ambito della Strategia UE di Coordinated Maritime Presences (CMP) nel golfo di Guinea, iniziativa concreta di collaborazione multinazionale volta ad attuare in modo efficace le attività operative di contrasto alla pirateria, ai traffici illeciti e alla pesca illegale.
Al termine dell’esercitazione, il comandante LCR Paillereau ha inviato una lettera al comandante di Nave Marceglia, cf Francesco Ruggiero, salutandolo con queste parole: "Considero molto importanti esercitazioni come queste al fine di dare visibilità al concetto di Coordinated Maritime Presences".
Le due navi hanno proseguito la navigazione; manterranno proficui scambi di comunicazioni con l’obiettivo di assicurare presenza e sorveglianza in alto mare, contrastando il fenomeno della pirateria nell’area ad alto rischio del Golfo di Guinea.