Gli istruttori militari italiani, in concerto con gli addestratori delle altre otto nazioni che compongono il Kurdistan Training Coordination Center (KTCC), hanno concluso il 3° Modern Brigade Course (MBC) in favore di due battaglioni della 1^ e 2^ brigata dei peshmerga.
Il corso è durato 10 settimane, in cui sono stati addestrati in totale 1100 soldati peshmerga, fornendo loro nozioni e conoscenze in diversi settori che spaziano dal Counter-IED (riconoscimento e disinnesco ordigni esplosivi improvvisati), all’anti cecchinaggio tramite tiratori di precisione, all’artiglieria come supporto alla manovra. L’esercitazione conclusiva dei due battaglioni si è svolta nelle aree addestrative di Tiger Valley e di Atrush, rispettivamente a Sud ed a Nord Est di Erbil, con la pianificazione ed esecuzione di operazioni offensive, in cui i peshmerga sono riusciti ad evidenziare il miglioramento della sinergia tra le unità in campo ed i nuovi assetti specialistici ora a disposizione dei loro comandanti.
Le compagnie di fanteria, le sezioni di artiglieria ed i nuclei di sharp shooter (tiratori esperti) che compongono i battaglioni hanno operato in modo sincronizzato per portare a termine le simulazioni di attacchi a postazioni nemiche, mettendo in pratica quanto appreso nelle settimane precedenti.
Gli scenari delle simulazioni sono stati concepiti in base alle possibili situazioni che le forze del Kurdistan Security Forces (KSF) fronteggeranno nelle operazioni per la riconquista dei centri abitati occupati dal Daesh come la stessa Mosul.
Questo ultimo periodo formativo ha completato l’addestramento di tutte le unita impiegate sul terreno che compongono le due brigate del Kurdistan Security Forces (KSF), per un totale di circa 3400 peshmerga addestrati.
Il KTCC, ora a guida italiana fino a dicembre 2016 , coordina le attività dei trainers delle 8 nazioni che ne fanno parte raggiungendo con questo corso oltre 12.500 soldati addestrati appartenenti alle KSF, di cui circa 5800 da parte dei trainer italiani inquadrati nell’operazione “Prima Parthica” che opera in Kurdistan dall’ inizio del 2015.