Intervista al CEO di Rheinmetall Italia, Alessandro Ercolani: "Avremo personale impegnato per almeno vent'anni!"

(di Andrea Cucco)
12/11/24

La joint venture tra Leonardo e Rheinmetall, annunciata lo scorso mese, segna la nascita di un nuovo protagonista europeo per lo sviluppo e la produzione di veicoli militari da combattimento, con l’obiettivo di creare piattaforme all’avanguardia capaci di competere su scala globale.

Con questa partnership strategica, che sarà operativa ad inizio 2025, nasce la società Leonardo Rheinmetall Military Vehicles (LRMV), destinata a diventare un punto di riferimento per la modernizzazione delle forze armate italiane ed europee. La sede legale di LRMV sarà a Roma, con la sede operativa a La Spezia, evidenziando l'impegno di entrambi i partner a radicare in Italia le principali attività produttive e tecnologiche.

Il progetto non solo rappresenta una pietra miliare nella creazione di un sistema difensivo europeo indipendente e innovativo, ma promette anche significativi benefici a livello occupazionale. Con un riparto del lavoro 50:50 tra le società e il 60% delle operazioni previste sul territorio italiano, l'accordo contribuirà ad alimentare l'industria nazionale della difesa, garantendo nuove opportunità lavorative e investimenti duraturi per la filiera italiana.

Con il CEO di Rheinmetall Italia, Alessandro Ercolani, ingegnere con una impressionante esperienza internazionale (BombardierElettronicaBAE SystemsEURODASS - consorzio formato da Leonardo, Airbus, Elettronica e Indra -, ELT GmbHIveco Defense ed infine Rheinmetall), esploriamo le implicazioni di questa alleanza strategica, i suoi obiettivi ambiziosi e il potenziale impatto economico e occupazionale sul territorio italiano.

Un accordo epocale per il nostro paese che - finalmente (!) - soddisferà le richieste di mezzi corazzati credibili (ben diversi da veicoli "blindati" o altro..., salvo malafede) da parte dei nostri militari, per garantire sicurezza e ben maggiori possibilità di deterrenza e sopravvivenza, in un contesto di instabilità globale e minacce già alle porte d’Europa...