L’Europa dell’Est avvia programmi di riarmo. Noi?

(di Tiziano Ciocchetti)
25/07/22

Il governo della Repubblica Ceca ha deciso di adottare il CV-90 (prime 2 foto) come veicolo corazzato da combattimento per la fanteria, decisione presa dopo l’annullamento della gara per l’acquisizione di un nuovo veicolo. Il ministero della Difesa Ceco ha deciso di risolvere la situazione contrattando direttamente con gli svedesi per la vendita dei CV-90.

Attualmente, le truppe meccanizzate ceche si basano su 100/120 veicoli obsoleti della famiglia BMP-2, oltre a circa 80 BMP-1 nella riserva. L'introduzione di 210 nuovi CV-90 consentirà la sostituzione completa di questi mezzi e permetterà di costituire più unità di fanteria equipaggiate con tali veicoli.

Non si sa in quale configurazione verrà acquisito il CV-90, ma si può ipotizzare che sarà la stessa versione scelta dalla Slovacchia. Ciò faciliterà notevolmente la gestione logistica e migliorerà l’integrazione delle unità di entrambi i paesi (riducendo inoltre il prezzo unitario per veicolo).

Il CV-90 Mk IV, scelto dalla Slovacchia, è dotato di un nuovo motore in grado di sviluppare una potenza di 1.000 cv. Il suo peso massimo, in ordine di combattimento, è di 37 tonnellate, con un margine di due tonnellate di carico utile aggiuntivo senza che ciò influisca sull'agilità del veicolo. 

La versione Mk IV sarà anche il primo IFV occidentale con un sistema di protezione attiva (APS).

Il veicolo è equipaggiato con la torretta modulare della serie D (con due uomini di equipaggio) che può montare una vasta gamma di sistemi d’arma, inclusi cannoni da 30x173 mm, 35x228 mm, 40x255 mm, al fine di soddisfare le differenti necessità operative.

L’armamento secondario può includere i missili c/c Spike LR e una mitragliatrice da 7,62x51 mm montata su un pod indipendente, situato sul lato sinistro della torretta (la mitragliatrice può essere sostituita da un lanciagranate automatico da 40x53 mm). Il lato destro della torretta è dotato di due lanciamissili anticarro installati sotto la corazzatura e azionati dall’interno della torretta per eseguire operazioni di fuoco (in sostituzione dei missili c/c possono essere installati loitering munitions tipo Hero-120).

Il CV-90 Mk IV è realizzato con corazzatura in acciaio interamente saldato. La protezione di base del CV-90 fornisce una protezione a 360° contro proiettili perforanti da 14,5x114 mm. Mentre la protezione dell’arco frontale del veicolo è classificata, ma tutte le versioni del CV-90 sono protette contro munizioni APFSDS da 30x173 mm.

Secondo il maggiore generale Karel Øehka, è importante che l’introduzione del CV-90 nell'Esercito della Repubblica Ceca avvenga in tempi brevi e che venga consegnato alle unità di fanteria il prima possibile.

Quindi sia la Repubblica Ceca che la Slovacchia si stanno dotando di un AIFV in grado di affrontare gli scenari operativi che si stanno delineando in Europa, acquisendo un veicolo che, se pur non modernissimo, è stato aggiornato sia dal punto di vista della protezione che dei sistemi elettronici trasportati.

Di contro, nella recente conferenza del Centro Studi Esercito di inizio luglio, il capo di SMD, ammiraglio Cavo Dragone, non ha minimamente accennato a una possibile sostituzione in tempi rapidi del VCC-80 Dardo (veicolo corazzato da combattimento della fanteria pesante italiana).

A noi sembra che la Difesa sia impantanata tra la necessità di acquisire un AIFV moderno e i diktat dell’industria nazionale che impediscono tale transizione.

Ricordiamo che il Dardo (foto) è perforabile, anche da lunghe distanze, dal munizionamento calibro 12,7x99 mm.

Nel frattempo che SMD prenda una decisione, i reggimenti di fanteria meccanizzata italiani sono costretti ad operare con un mezzo "poco protetto" (uso un eufemismo...) e armato, mentre tutti i giorni ci giungono immagini dal conflitto ucraino dove veicoli corazzati ben più protetti del Dardo incontrano "grosse difficoltà" sul terreno.

Immagini: BAE Systems / U.S. DoD / Esercito Italiano