Cresce l’allarme per il programma spaziale cinese

(di Vasco Monteforte)
22/10/23

Durante un recente briefing del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti si è discusso di un rapporto sulla potenza militare cinese nel 20231.

Il programma spaziale cinese si espande notevolmente. La Cina, ha un piano per raddoppiare i moduli della propria stazione spaziale (da 3 a 6) nei prossimi anni, offrendo agli astronauti di altre nazioni una piattaforma alternativa alla Stazione Spaziale Internazionale.

La China Academy of Space Technology (CAST) ha recentemente annunciato che la vita operativa della stazione spaziale cinese sarà di oltre 15 anni (5 in più rispetto ai 10 anni precedentemente previsti).

Tiangong (“Palazzo Celeste”) è pienamente operativa dalla fine del 2022. Ospita un massimo di tre astronauti (contro i 7 ella ISS) ad un'altitudine orbitale massima di 450 chilometri.

Si prevede tuttavia che la ISS, che ha trascorso oltre due decenni in orbita, verrà "dismessa" tra 7 anni (tramite un rientro controllato nell'atmosfera). Sarà quello il momento in cui la Cina cercherà di diventare la nuova potenza spaziale di riferimento del pianeta?

Il programma desta non poche preoccupazioni per gli aspetti militari celati dietro alla propaganda "politicamente corretta". Lo spazio ha infatti un retroscena inquietante: è il teatro operativo a cui le superpotenze si preparano in caso di confronto armato.

Nell'incontro citato all'inizio è stato evidenziato quanto stiano espandendo e investendo nelle loro piattaforme di lancio nucleare terrestri, marittime e aeree, nonché nelle infrastrutture necessarie per supportarle, nonostante la grande espansione delle loro forze nucleari ... avranno probabilmente più di 1.000 testate nucleari entro il 2030.

La rete satellitare militare sarebbe inoltre indispensabile per il controllo delle armi ipersoniche in cui sembra avere acquisito un vantaggio nei confronti degli Stati Uniti.

Nonostante la Cina non abbia mostrato segni (formali) di modifica della sua politica di "no-first-use" (NFU), il rapporto nota che ci sono indicazioni, in alcuni documenti militari, che potrebbero esserci circostanze in cui si potrebbe giustificare una "deroga".

Il Dragone sta da tempo sviluppando anche moderni sistemi anti-satellite per il dominio dello spazio in caso di guerra e ha avviato collaborazioni con paesi, oramai sotto la sua diretta influenza, come Russia e Pakistan.

Già, e la Russia? Il programma spaziale russo sembra essere in difficoltà. Il Washington Post ha aggiunto – citando un documento top secret dell’intelligence USA – che "molto probabilmente diminuirà nel corso del prossimo decennio"2. Le sanzioni internazionali ed il successo di SpaceX, hanno evidentemente ridotto una grossa fetta delle entrate derivanti dai lanci spaziali di Mosca.

È dunque innegabile che, negli ultimi due decenni, la Cina ha compiuto significativi progressi nell’esplorazione spaziale con astronauti in orbita, stazioni spaziali e rover sia sulla Luna che su Marte. Permangono però molti timori...

In un’intervista a Politico3 dello scorso gennaio, l’amministratore della NASA, Bill Nelson, aveva già avvertito che se la Cina dovesse vincere la corsa allo spazio, potrebbe stabilire un territorio sulla Luna e dominare aree ricche di minerali e altre risorse o addirittura impedire ad altri paesi di compiere un viaggio lunare. È un dato di fatto: siamo in una corsa allo spazio. Sarà meglio stare attenti che non arrivino in un'area sulla Luna con il pretesto di ricerca scientifica e poi vadano oltre l'ambito della stessa ammonendo: "State lontani, ci siamo noi qui, questo è il nostro territorio!".

La corsa verso lo spazio tra Stati Uniti e Cina sta diventando sempre più accanita, i prossimi anni potrebbero far emergere un solo vincitore.

1https://www.defense.gov/News/Transcripts/Transcript/Article/3562254/dod-...

2https://www.washingtonpost.com/technology/2023/04/25/space-warfare-leake...

3https://www.politico.com/news/2023/01/01/we-better-watch-out-nasa-boss-s...

Foto: Xinhua