Sardegna, PISQ: eseguito con successo il secondo test del motore Zefiro 40 presso la Space Propulsion Test Facility di AVIO

(di Aeronautica Militare)
18/10/24

Si è svolto con successo nelle scorse settimane, presso il banco statico orizzontale per le prove motori all’interno delle aree appartenenti al Poligono Interforze di Salto di Quirra (PISQ), la prova di accensione del secondo stadio del motore a propellente solido Zefiro-40 destinato al lanciatore aerospaziale Vega-C. Il test, eseguito a cura della Società AVIO SpA, conclude, di fatto, una serie di prove cadenzate nel tempo, fondamentali per validare le prestazioni del nuovo design dell’ugello, recentemente oggetto di revisione.

L’importante successo consentirà, secondo l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), il lancio del Vega-C entro la fine del 2024.

Si tratta del motore più evoluto della famiglia “Vega” facente parte di un progetto fondamentale che assicura l’accesso indipendente dell’Europa allo spazio e, con esso, la capacità di mandare in orbita satelliti il cui utilizzo ha un riflesso diretto in svariati ambiti di impiego.

Il ministero della Difesa e l’Aeronautica Militare, grazie alla disponibilità dei siti presenti presso il PISQ, adeguatamente predisposti allo svolgimento in totale sicurezza delle prove motori nel segmento aerospaziale, assicurano il soddisfacimento degli stringenti requisiti di test dell’industria nazionale, favorendone lo sviluppo attraverso un lungo processo di pianificazione, coordinamento ed esecuzione delle prove. Questo connubio Difesa-Industria è alla base di una fondamentale crescita del settore tecnologico nazionale e pone il sistema paese all’avanguardia nei principali consessi internazionali, facendo emergere le eccellenze in termini di conoscenza, capacità realizzativa e ricerca scientifica.

Fattispecie che ben si conciliano con le consolidate sinergie che la stessa Difesa e l’Aeronautica Militare hanno, da tempo, avviato a livello Regione Sardegna (non ultima la collaborazione che portato alla creazione del sito SPTF – Space Propulsion Test Facility di AVIO), senza escludere i futuri ambiti di interesse, sempre correlati alla ricerca scientifica più che avviata nel tessuto sardo, che potranno emergere nell’interesse comune del benessere del Paese.

Il risultato ricalca i canoni di tale collaborazione a vari livelli e rappresenta un “acceleratore sociale” in grado di poter offrire future e nuove opportunità di sviluppo. L’accesso allo spazio è strategico proprio per l’insita capacità di favorire lo studio e la ricerca tecnologica, così come le consolidate collaborazioni tra la Difesa ed il mondo accademico. Il test del motore Zefiro 40 si è concluso, peraltro, a pochi giorni dalla chiusura del Festival dell’Aerospazio, proprio a dimostrazione del particolare interesse che la tematica riveste nell’isola e, in generale, a livello nazionale e nella quale la Difesa e l’Aeronautica Militare sono impegnate in prima linea.

Il C.A.M.R.A.S. assicura le funzioni territoriali AM e di collegamento con gli Enti e le amministrazioni territoriali/locali, garantendo l’espletamento delle attività di natura presidiaria e costituendo il naturale anello di congiunzione tra la Forza Armata e gli Enti governativi locali. Concorre, inoltre, con le autorità locali all’organizzazione e gestione delle situazioni di pubbliche calamità nonché le situazioni di necessità. Per l’espletamento delle proprie funzioni presidiarie, il C.A.M.R.A.S. si avvale del R.S.S.T.A. di Decimomannu nonché di tutti gli enti A.M. dislocati sul territorio della R.A.S..

Il Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze di Salto di Quirra (PISQ), assicura l’addestramento avanzato integrato e multi-dominio delle FF.AA. nazionali e straniere, oltre ad ospitare l’esecuzione di prove sperimentali, di test e di sviluppo di sistemi prototipici e sperimentali e collaborare con enti scientifici ed universitari nazionali, realtà industriali estere e Società civili operanti nel settore della difesa e non. Favorisce lo sviluppo di collaborazioni nel settore spazio e con i sensori dislocati nel suo territorio è parte integrante del programma europeo per il monitoraggio dei detriti spaziali denominato Space Surveillance and Tracking (SST).