Ucraina: è necessario rafforzare il settore dell'industria della difesa nazionale

(di Renato Caputo)
16/07/24

Mentre le elezioni si svolgono in tutto l'Occidente, la questione degli aiuti all'Ucraina rimane un argomento centrale del dibattito. Alcuni candidati hanno espresso la loro riluttanza a continuare a sostenere Kyiv.

Keith Kellogg e Fred Fleitz, ex consiglieri per la sicurezza nazionale di Donald Trump, hanno rivelato il loro piano di pace per l'Ucraina. La bozza, presumibilmente approvata da Trump, include l'interruzione degli aiuti militari statunitensi all'Ucraina per costringere Kyiv a negoziare. Linea, peraltro, pienamente condivisa anche dal sen. James David Vance, scelto come “running mate” per la corsa alla Casa Bianca da Donald Trump.

Kyiv non può essere certa di poter continuare a garantire lo stesso flusso di aiuti militari dopo le elezioni in alcuni Stati partner. Una soluzione a questo problema è investire più tempo e risorse nel rafforzamento dell'industria della difesa nazionale ucraina.

Dall'inizio dell'invasione russa su vasta scala, l'Ucraina ha avviato progetti di sviluppo intensivi nell'ambito dell'industria della difesa. Questi sforzi si sono concentrati non solo sull'aumento dei tassi di produzione in generale, ma anche sullo sviluppo, il collaudo e il lancio della produzione di massa di sistemi d'arma completamente nuovi, come i droni navali senza pilota o l'obice semovente 2S22 "Bohdana" da 155 millimetri. Secondo il primo ministro ucraino Denys Shmyhal, la capacità produttiva è triplicata nel 2023 e l'obiettivo per il 2024 è di aumentarla di sei volte. Ha anche affermato che più di 265 miliardi di grivne (circa 6,5 miliardi di dollari) saranno spesi per l'acquisto, la produzione e la riparazione di armi, il che "significa più droni, più proiettili, più munizioni e veicoli blindati per l'esercito [ucraino]".

L'industria della difesa ucraina incontra alcune difficoltà nel raggiungere questi obiettivi, tra cui il problema di incrementare lo sviluppo e la produzione. La soluzione in questo caso potrebbe essere quella di attrarre aziende straniere per accelerare lo sviluppo di nuovi stabilimenti di produzione.

Durante la tavola rotonda "L'industria della difesa ucraina e le sue capacità di soddisfare le esigenze della prima linea", Yaroslav Kalinin, direttore dell'Infozahyst Research and Production Center, che produce apparecchiature per la SIGnals INTelligence, la guerra elettronica e la difesa informatica, ha affrontato un altro aspetto del problema relativo alla crescita industriale. "Se non portiamo qui aziende straniere e non permettiamo alle aziende locali di negoziare i termini, dopo la vittoria, affronteremo il crollo del complesso militare-industriale causato dal sovraccarico", ha detto Kalinin.

Un’altra criticità è reperire i fondi necessari per sostenere una maggiore produzione nell'economia ucraina devastata dalla guerra. La leadership ucraina è attualmente concentrata su tre iniziative chiave. Innanzitutto, l'Ucraina sta lavorando per estendere i fondi dell'European Peace Facility per rimborsare gli Stati membri che acquistano attrezzature direttamente dall'Ucraina. In secondo luogo, Kyiv spera di utilizzare i profitti derivanti dai beni russi congelati per l'acquisto di attrezzature militari nazionali. In terzo luogo, l'Ucraina sta cercando di includere gli acquisti dai produttori ucraini nel Programma europeo per l'industria della difesa. Ciò risulta necessario per colmare il divario tra le capacità disponibili e la produzione richiesta.

Diversi Paesi hanno già aderito a queste iniziative. Il 22 maggio, il primo ministro svedese Ulf Kristersson ha annunciato un programma di assistenza a lungo termine per l'Ucraina del valore di 6,5 miliardi di euro dal 2024 al 2026. Il 13 giugno, il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov ha firmato un memorandum d'intesa con il suo collega danese Troels Lund Poulsen sull'acquisto di armi e attrezzature dai produttori ucraini. "Questo è un grande passo, poiché la Danimarca è diventata il primo Paese straniero della NATO a investire nella produzione di armi in Ucraina", ha affermato Umerov.

Tale supporto all'Ucraina sta diventando una priorità per gli Stati Uniti. In particolare, durante la sessione di apertura della Ukraine Defense Industrial Base Conference a Washington, il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd J. Austin ha affermato che la capacità dell'Ucraina di produrre equipaggiamento militare critico a livello nazionale è fondamentale per la sua capacità di mantenere libertà e sovranità durature all'interno dei suoi confini. Inoltre, come parte dell'accordo bilaterale di sicurezza tra Stati Uniti e Ucraina recentemente firmato, Washington ha accettato di "impegnarsi con i partner internazionali e le rispettive industrie della difesa per supportare una maggiore produzione ucraina a lungo termine".

Sono già iniziati diversi esempi di successo di cooperazione internazionale con aziende di difesa ucraine, sia statali che private. Il produttore turco di droni Baykar sta attualmente costruendo una fabbrica nella regione di Kyiv. Inoltre, la società di difesa tedesca Flensburger Fahrzeugbau ha annunciato la creazione di un centro di assistenza per veicoli blindati in Ucraina. Il centro sarà in grado di riparare i carri armati "Leopard-1" forniti dalla Germania. Anche Rheinmetall, uno dei maggiori produttori di armi della Germania, sta costruendo una fabbrica per produrre veicoli blindati tedeschi in Ucraina, in particolare i veicoli corazzati per il trasporto di personale (APC) "Fuchs" e i veicoli da combattimento per la fanteria (IFV) "Lynx". Il CEO di Rheinmetall, Armin Papperger ha spiegato in un'intervista al settimanale tedesco WirtschaftsWoche che prevede la produzione del primo APC Fuchs a fine estate 2024 e del Lynx IFV già nell'estate 2025. La prima parte della fabbrica è diventata operativa a giugno.

L'istituzione di joint venture in Ucraina comporta alcuni rischi. Il più evidente è la vulnerabilità di qualsiasi struttura fissa agli attacchi russi, agli attacchi aerei o ai sabotaggi. A settembre 2023, 37 aziende del settore della difesa ucraino hanno subito attacchi russi. L'industria ucraina sta soffrendo di blackout e mancanza di personale qualificato, parte del quale è stato mobilitato al fronte. Inoltre, la produzione di sistemi d'arma stranieri richiede permessi e licenze, che a volte sono bloccati da questioni politiche.

Tuttavia, secondo il ministro delle finanze ucraino Yulia Sviridenko, lo sviluppo del settore della difesa nazionale dell'Ucraina potrebbe portare ulteriori benefici, tra cui la creazione di posti di lavoro, il sostegno all'economia nazionale, il potenziamento di altri settori dell'industria e una consegna più facile e veloce delle attrezzature al fronte. Ancora più importante, ciò potrebbe garantire autonomia e autosufficienza in caso di bruschi cambiamenti nella situazione politica tra i partner dell'Ucraina. Per i produttori stranieri, ciò significa profitti aggiuntivi, accesso diretto agli ultimi progetti ed esperienze ucraine e l'opportunità di testare le proprie attrezzature in reali condizioni di combattimento.

Al di là delle considerazioni più immediate, lo stato dell'economia ucraina, in particolare il complesso militare-industriale, continuerà a svolgere un ruolo significativo nella ricostruzione del Paese da parte di Kyiv dopo la guerra.

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