L'importanza di sistemi di difesa aerea nella guerra moderna

(di Andrea Cucco)
08/10/24

L'efficacia e la versatilità dei sistemi di difesa aerea sono diventate essenziali non solo per proteggere le truppe e le infrastrutture militari, ma anche le popolazioni civili. Con il rapido e crescente sviluppo di tecnologie militari come droni avanzati, missili ipersonici e minacce asimmetriche, le forze armate di tutto il mondo devono adattarsi a una nuova generazione di conflitti, in cui la superiorità aerea è e sarà determinante.

I conflitti in corso (Ucraina ed Israele in primis) hanno dimostrato quanto le minacce aeree siano variegate: i celebri droni Shahed di fabbricazione iraniana, droni commerciali adattati alla guerra, missili da crociera, loitering munitions, e non dimentichiamo l'Artiglieria, la cara vecchia "regina delle battaglie", che con proettili tipo Vulcano ha più che raddoppiato le gittate tradizionali raggiungendo gli 80-100km. Questi strumenti sono caratterizzati da velocità, precisione e difficoltà di intercettazione.

In passato, i sistemi di difesa aerea erano principalmente progettati per abbattere aerei ed elicotteri. Oggi, invece, devono adattarsi a minacce di diversa natura e sempre più variegate.

Un recente video postato su X ha mostrato l'utilizzo del sistema di difesa aerea Skynex di Rheinmetall in Ucraina. È ottimizzato per affrontare droni, missili da crociera, aerei e altre minacce a bassa quota.

Uno dei principali vantaggi del sistema Skynex, modulare e scalabile, è la sua capacità di essere integrato con sensori radar e altre piattaforme di sorveglianza, permettendo una risposta rapida e precisa. Il sistema può essere controllato da una postazione remota, garantendo sicurezza e controllo centralizzato.

L'utilizzo di cannoni da 35 mm, combinati con munizioni programmate, consente di abbattere droni e altri bersagli con elevata precisione.

Skynex, grazie ad una architettura aperta, può già essere integrato con armi a energia diretta, come i laser, che saranno presto alla ribalta in tutti i teatri di guerra: offrono la capacità di neutralizzare minacce multiple senza l'uso di munizioni tradizionali. Dal momento che qualsiasi arma tradizionale ha una riserva di colpi più o meno limitata, attacchi di saturazione possono creare varchi nelle difese (come dimostrato dalla recente esperienza dell'Iron Dome israeliano). Per le armi laser, la capacità operativa sarà (virtualmente) ininterrotta.

L'importanza di questi assetti non può e non deve essere sottovalutata.

Mentre paesi come la Danimarca hanno ordinato 16 sistemi mobili (Skyranger 30) per la protezione di mezzi e truppe (Austria 36, Germania 19 con opzione per altri 30), l'Italia ha programmato l'acquisto (v. immagine tratta dal DPP 2024-2026) di 4 sistemi fissi per la protezione di installazioni.

Confidiamo che le notizie che presto giungeranno riguardo alla componente corazzata pesante (quella seria, non quella "aggiornata" a caro prezzo), IFV in particolare, racconteranno di una consistente quota di sistemi mobili dedicati alla difesa aerea.

Immagini: X / ministero della Difesa