Abbiamo voluto intervistare in modo serio - e evitando i luoghi comuni - un personaggio politico con un ingombrante passato da militare. Parliamo del generale Antonio Pappalardo, il leader dei Gilet Arancioni. Negli ultimi mesi, non sempre con una visibilità corrispondente al numero di persone scese in piazza, ha girato la Penisola gridando messaggi talvolta facilmente condivisibili, talaltra decisamente "originali". I giudizi (positivi o negativi) spettano tuttavia sempre al lettore, non agli intervistatori.
(Rossi) Tifoso del Chelsea?
Sì, assieme al Palermo – la città in cui sono nato – ed alla Juventus.
Quando giocavo a pallone sono stato campione d'Italia nella categoria juniores. Ero considerato il miglior mezzo destro della Sicilia. Certo, sono passati un po' di anni...
(Rossi) A quasi 74 anni non è alla prima esperienza politica ma sta sicuramente affrontando una sfida impegnativa. Qual è la prima impressione?
Che i conti tornano sempre. Nel 2000 quando ero presidente del Cocer Carabinieri realizzai che l'Italia si stava affossando. Criticai il governo D'Alema e per risposta mi fecero passare per un golpista mostrando addirittura immagini di carri armati in televisione! Ero solo un sindacalista ed il procuratore militare della Repubblica mi diede ragione.
Allora dissi una grande verità: i partiti stavano ammazzando il Paese, lottizzando le istituzioni, Arma dei Carabinieri compresa.
Torno in auge perché - da carabiniere che ama farsi delle domande - ho sollevato degli interrogativi.
Nel 2019 il signor Conte lancia il Green New Deal: un volersi appecoronare alle grandi lobby internazionali che vogliono sottomettere vari Stati. A gennaio del 2020 si lancia un'emergenza quando non ci saranno casi fino a fine febbraio.
Dov'è la Pandemia? Nel 2004 si parla di milioni di vittime per l'Aviaria... 286 morti. Nel 2009 arriva la Suina e si riparla di milioni di vittime: 15.000 morti. Nel frattempo la Cina prosegue la sua marcia a tutta forza, gli altri Stati si indebitano e si accumulano milioni di vaccini nei congelatori.
Questo fino al Covid... Una Pandemia? Leggendo i dati risulta che su 35.000 decessi solo pochissimi sono morti esclusivamente per Coronavirus! Gli altri, per lo più ultraottantenni, presentavano patologie come il diabete o mali come il cancro.
Pandemia, a mio parere, è quando muoiono dai bambini fino agli anziani. C'è qualcosa che non va. E dove sono avvenuti i decessi? Tra Bergamo e Brescia. Nelle altre province sono in linea con gli altri anni.
Conte è uno sprovveduto? Un incapace? A mio avviso obbedisce a direttive che gli arrivano dall'alto. Sono stato capo di stato maggiore del Comando Generale dell'Arma e so come si governano i “fenomeni”...
Perché non sono state fatte subito le autopsie?!!! Quando sono state finalmente eseguite si è scoperto che non si moriva di polmoniti interstiziali ma di trombosi. Quindi si sarebbero dovute curare diversamente le persone. La metà della gente è morta per terapie errate come l'intubazione. Qualcuno dovrà rispondere dei 35.000 morti!
Un tempo vi erano due categorie di pazienti: i malati ed i sani. I primi presentavano sintomi, i secondi non ne avevano. Oggi abbiamo anche la categoria degli “asintomatici”. Il risultato è un controllo totale della popolazione sull'onda della paura.
Sono un carabiniere, eppure non ho mai visto utilizzare tanta forza pubblica: droni, elicotteri, pattuglie... E per trovare chi? Delinquenti, mafiosi, camorristi? Non per controllare i concittadini che portavano il cane a pisciare! Le forze dell'ordine un tempo erano amatissime dagli italiani. Conte è riuscito a rovinare questo sentimento.
Nei luoghi di vacanza oggi non c'è poi più nessuno. Hanno trasformato il Paese in un “luogo di appestati”. Chi vuol venire più in Italia? Serviranno anni per recuperare la fiducia. Come andranno avanti nel frattempo esercizi come alberghi, bar o ristoranti?!!!
(Rossi) Pensa che l'attuale governo possa avere rapporti ambigui con qualche Paese che vuole penalizzare l'Italia?
Con lobby di potere, non singoli Paesi. Si sente parlare di molti condizionamenti in atto e c'è un addormentamento generale.
(Rossi) Il Movimento dei Gilet Arancioni cosa ha fatto?
In 33 piazze - nonostante tante intimazioni - abbiamo radunato 50.000 persone. La gente ha ringraziato per aver “tolto i piedi dai ceppi”.
La Stampa mi ha attaccato con le accuse più false: “allontanato dall'Arma con disonore” o “condanne per diffamazione”...
Perché questo accanimento e tante menzogne? Per un progetto politico che cerca di far aprire gli occhi alla gente?
Il metodo ricorda molto quello sovietico: prima di eliminare fisicamente gli avversari ne parlava male per screditarli.
(Rossi) Qual è la ricetta politica?
Volete la democrazia? Eliminate i partiti monolitici in cui c'è uno solo che comanda. Abbiamo dato vita ad una federazione di movimenti spontanei popolari: non più un unico soggetto ma persone che conoscono il territorio ed i suoi problemi.
(Rossi) Rispetto agli omologhi francesi, i Gilet Gialli?
Loro hanno una veduta politica molto più ampia. In un incontro di alcuni mesi fa abbiamo fatto una constatazione: la tripartizione dei poteri dello Stato risale alla Rivoluzione francese. Oggi le persone, per essere elette, fanno promesse che non vengono quasi mai mantenute: “toglierò le accise” e non le tolgono, “faremo un referendum sull'Euro” e non lo fanno, “non mi metterò mai col PD” e si mettono assieme...
Serve dunque un Quarto Potere! Un organismo eletto dal popolo con soggetti al di fuori della politica che già dopo un anno intervenga contro chi non rispetta le promesse. Serve un nuovo organo a rilevanza costituzionale, un Tribunato del Popolo.
(Rossi) Non teme che, in un Italia che ragiona sempre nel breve periodo, il dover rispondere a qualcuno dopo appena un anno faccia prendere solo decisioni elettoralistiche? Ci sono impegni che richiedono spesso archi temporali di 5,10 o 15 anni.
Non si può andare avanti così. Con quello che avviene oggi, dopo 5 anni sono morto. Servono interventi immediati. L'Organo dovrà essere di ampia garanzia ed autorevolezza e giurerà nelle mani del popolo, non del capo dello Stato.
Hanno tirato fuori gli “Stati generali”. In Francia furono utilizzati durante periodi di crisi per far decidere per “Stati” (Clero, Aristocrazia e Popolo, ndr). Clero ed Aristocrazia si accordavano sempre ed il popolo francese era regolarmente ininfluente.
Il presidente Conte dovrebbe fare più attenzione a certi paralleli, sappiamo bene come finì allora. Non vogliamo che Conte faccia la fine di Luigi XVI. Si preoccupi piuttosto di riavviare l'economia! Secondo Confindustria centinaia di migliaia di imprese chiuderanno. Il PIL crollerà, la gente perderà il posto di lavoro e patirà la fame.
(Rossi) Il governo resterà a guardare?
Sappiamo quali sono i piani: Conte attuerà il Green New Deal e quelli che lo adotteranno, nel 2030, riceveranno finanziamenti. Ma mangeranno in cento mentre 10.000 non avranno nulla.
Basterebbe copiare Roosevelt o Schacht (nella foto, quello a sinistra). Come il secondo si potrebbero realizzare obbligazioni garantite dallo Stato. Con quella moneta virtuale l'economia tedesca esplose e da 9 milioni di disoccupati si passò ad uno! Poi venne quello sconsiderato di Hitler e mandò in malora il lavoro di Schacht che nel 1939 si dimise... Il suo modello era però vincente, perché non riproporlo?
(Cucco) Cosa ne pensa dei Paesi che non hanno effettuato il lockdown?
In Svizzera, a Malta, in Tunisia la gente se ne sta tranquillamente nei bar senza mascherina. In Italia, tranne che nelle province di Bergamo e Brescia, i decessi sono stati in linea con gli altri anni.
Prima dell'Euro eravamo la quarta potenza industriale. Non è bastato ammazzare la nostra economia? Qualcuno ci vuole totalmente morti?
(Cucco) Come vede i partiti di opposizione?
Quale opposizione? Non vedo alcuna opposizione. Se all'inizio della crisi fossi stato rappresentante di un partito dell'opposizione, per almeno due mesi non avrei fatto dormire Conte. Ha lavorato invece a briglie sciolte!
Sembra esserci un disegno criminoso di ammazzare l'Italia. D'altronde, diciamocelo guardandoci negli occhi, l'inchiesta apparsa su L'Espresso riporta che la 'Ndrangheta è l'unica organizzazione che finanzia le imprese del nord, in Lombardia in particolare. Stiamo consegnando il Paese alle organizzazioni criminali: alla 'Ndrangheta, alla Mafia, alla Camorra, alla Mafia nigeriana, alla Mafia turca, alla Mafia russa...
(Cucco) Ha una lunga carriera nell'Arma alle spalle. La criminalità si sta infiltrando ora o è già irrimediabilmente nella struttura dello Stato a tal punto da divenire invisibile ed inattaccabile? Sono quindi i “pesci piccoli” a finire sui giornali?
Ho nelle orecchie le parole del procuratore della Repubblica di Catanzaro, Gratteri, che dopo aver fatto arrestare centinai di malavitosi collusi con i politici, il 25 gennaio 2018, ha affermato: “i malavitosi non si limitano più a dare voti o denaro, impongono i loro uomini. Ribellatevi!”
Ai tempi del sequestro Moro, con le Brigate Rosse non si trattò. Lo si fece però quando Riina organizzò degli attentati.
(Cucco) Perché lo Stato accetta di trattare con la Mafia?
Accade dal 1943. Con lo sbarco degli americani la Mafia divenne un interlocutore privilegiato della CIA. Di conseguenza altri seguirono – e seguono – il vergognoso esempio. Il fenomeno è ancora attualissimo. Sono stato di recente in una Piazza vicino a Palermo. Al comizio c'era poca gente. Mi si è avvicinato un tale che mi ha detto: “Poca gente, che peccato... Se fosse andato dagli amici degli amici – come fanno altri! – oggi sarebbe stata piena.”
La situazione è grave. Ci si occupa dei ladri di polli ma di certi personaggi non si fanno mai nomi e cognomi. Perché carabinieri e magistratura non indagano?
(Cucco) Perché tutti quelli che hanno avuto il coraggio di farlo sono stati uccisi? E “alle spalle”?!!!
È vero. I grandi servitori dello Stato che ci hanno provato sono morti: Dalla Chiesa, Falcone, Borsellino...
Sono leader di un movimento politico e desidero chiarezza ovunque. Provengo da un mondo molto severo su questo punto: se un candidato - assieme alla sua famiglia - non è perfetto non lo arruoliamo! Non giriamo la testa dall'altra parte.
(Cucco) Prima ha parlato di un "Quarto Potere" da costituzionalizzare. Perché non far sì che sia proprio un'informazione (finalmente) libera ed indipendente a rappresentarlo?
Ha toccato un argomento importante. Se non avessimo una Stampa asservita al potere potrebbe farlo.
Negli Stati Uniti il Washington Post fece cadere addirittura un presidente. Oltreoceano la Stampa nacque per informare ma anche per criticare e censurare i potenti, non i deboli.
(Cucco) Abbiamo numericamente il doppio delle Forze dell'Ordine di Paesi come l'Inghilterra. Alla luce dei risultati, bisognerà rendere il Sistema più efficiente?
Ha ragione. Abbiamo 7 corpi di polizia. Facciamo ridere i polli. Con poveri prefetti che devono coordinarle... roba da diventare matti. Ne servirebbero due (per controllarsi a vicenda) con compiti a carattere generale che si suddividano il territorio. La polizia municipale dovrebbe scomparire: nei mani dei Sindaci è assolutamente inutile.
Più di tutto serve che gli agenti siano RISPETTATI. Se un maresciallo indaga non deve arrivare un pubblico ministero che dice “quello è amico mio, lasci stare...” o, in caso di sgradimento, “mò quello lo sistemiamo...”.
Distingueremo nettamente l'attività della polizia giudiziaria dai pubblici ministeri. Non si devono più sentire poliziotti e carabinieri a cui viene intimato “non si muove se non glielo dico io”. I PM non devono essere più DIO; in aggiunta, dopo alcuni anni in un posto (e non più decenni), come i carabinieri, devono cambiare aria.
Le forze dell'ordine, come le forze armate, devono tornare ad essere rispettate. Un tempo anche gli avvocati si toglievano il cappello di fronte ad una divisa perché rappresentava lo Stato. Oggi non avviene.
Foto: Difesa Online / presidenza del consiglio dei ministri / Bundesarchiv / web