Cesare Chiari
Aviani & Aviani Editori
pagg. 300
Il saggio che ho appena terminato di leggere affronta il difficile argomento dell'analisi e pianificazione delle azioni di pace.
Lo scopo dichiarato dall'autore, Cesare Chiari, colonnello dell'Esercito, era quello di scrivere un libro che potesse essere considerato "una bussola per orientare nel complesso settore dell'analisi e della pianificazione delle azioni di pace gli studenti di scienze poltiche, strategiche, delle relazioni internazionali e della mediazione linguistica e culturale, i giovani ufficiali degli istituti militari di formazione, oltre che molti altri appassionati della materia". Al termine della lettura credo di poter dire che lo scopo è stato raggiunto.
Il testo è infatti scritto con chiarezza e affronta gli argomenti con semplicità, per quanto consente la materia, e ricchezza di spiegazioni.
Nel primo capitolo l'autore spiega cosa si intende con i termini "pace" e "guerra" rievocando il significato attribuito nella storia dai principali pensatori.
Platone, Cicerone, Seneca, Sant'Agostino, San Tommaso d'Aquino, Dante, Kant, Aron, vengono richiamati per capire come il concetto di "pace" sia cambiato nel tempo.
Identicamente viene fatto per il concetto di "guerra", per il quale sono chiamati in causa a supportare il discorso Eraclito, Sun Tzu, Machiavelli, Clausewitz, per citarne solo alcuni.
L'autore conclude il primo capitolo esaminando le recenti evoluzioni, per esempio l'introduzione di "conflitto armato" in vece di "guerra", oltre a spiegare il significato del termine "crisi" e fornire la classificazione dei conflitti a seconda del punto di vista di volta in volta utilizzato.
Nel secondo capitolo sono riassunte le guerre degli ultimi anni per poi passare ad analizzare il ruolo delle forze armate e il possibile contributo alla pacificazione e alla stabilizzazione, con particolare attenzione alle "Non Article 5 Crisis Response Operations".
Nella parte generale vengono inoltre delineate le sfide alla sicurezza e il ruolo delle principali organizzazioni internazionali nel processo di pianificazione della pace.
L'importanza delle "informazioni" nell'attuale ambiente operativo, caratterizzato da una sempre crescente complessità, è posto in evidenza nel paragrafo sull'Information Age e la guerra.
Nei capitoli successivi, dopo un breve excursus sui principi di Diritto Internazionale Umanitario, l'autore illustra le operazioni di Peacekeeping dell'ONU, il significato di "comprehensive approach" e di "effect based operation" per poi concludere con dei cenni di cooperazione civile-militare e sull'importanza della comunicazione nelle operazioni di gestione delle crisi e di sostegno alla pace.
Nella seconda parte del libro sono affrontati quattro argomenti: i Balcani, la minaccia terroristica di matrice islamica, il Libano e infine il fenomeno dei flussi migratori verso l'Europa.
Argomenti che sono all'attenzione di noi tutti per i risvolti che hanno avuto e che hanno ancora oggi sulla nostra percezione del livello di sicurezza della società in cui viviamo.
In definitiva l'autore, Cesare Chiari, ci ha donato un ottimo libro, da usare come guida ad uso degli studenti ma anche di tutti quei professionisti, militari e civili, che in qualche modo si occupano di pace e sicurezza.
Alessandro Rugolo