L'hacking di Army.mil su Twitter, avrebbe portato alla pubblicazione di un messaggio che accusa i militari americani di addestrare i terroristi in Siria.
In un comunicato il Pentagono avrebbe ammesso che si è verificata una violazione, non confermando però gli autori.
Nessun dato sarebbe stato rubato.
E' stato inoltre sottolineato come i server della Difesa americana siano costantemente sotto attacco.
Cinque mesi addietro i social media dell'U.S. Central Command sarebbero stati violati da hacker dello Stato Islamico, mentre la settimana scorsa - in uno dei maggiori attacchi della storia americana - degli hacker cinesi avrebbero sottratto informazioni da banche dati federali riguardanti il personale.