Spazio: lanciato dal Poligono del Salto di Quirra il primo razzo a propulsione ibrida

(di Aeronautica Militare)
10/03/22

Nelle scorse settimane, presso il Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze del Salto di Quirra (PISQ), in Sardegna, ha avuto luogo il lancio di un sounding rocket per la validazione della tecnologia di un motore a propulsione ibrida e dell’avionica di un futuro lanciatore aviotrasportato. L’attività si inserisce all’interno del Programma denominato Aviolancio, a guida CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche - finalizzato allo sviluppo di una tecnologia abilitante di accesso autonomo allo Spazio. A tale programma partecipa anche l’Aeronautica Militare, quale delegata della Difesa, con il compito di fornire consulenza e supporto tecnico.

Il Programma si inquadra nell’ambito di un accordo quadro tra la presidenza del consiglio dei ministri, il CNR ed il ministero della Difesa, siglato nel novembre del 2020, finalizzato allo sviluppo di un dimostratore tecnologico di lanciatore satellitare aviotrasportato in grado di portare piccoli satelliti in orbita LEO (Low Earth Orbit). Il lancio, il primo dei due previsti dal programma, si è concluso con esito positivo e ha dimostrato la validità della soluzione tecnologica riguardante il nuovo tipo di propulsione ibrida da poter efficacemente impiegare per lo sviluppo di una capacità competitiva.

L’attività rappresenta la naturale prosecuzione dello studio di eccellenza nel settore dell’aviolancio, finalizzato dall’Aeronautica Militare nel 2019 quale incipit per le successive attività di ricerca e sperimentazione in questo ambito tecnologico. Nel solco degli “Indirizzi del Governo in materia spaziale e aerospaziale”, lo sviluppo di un micro-lanciatore dedicato ai nano/micro satelliti consente di potenziare e capitalizzare i vantaggi offerti dalla miniaturizzazione delle tecnologie spaziali, sempre più costo-efficaci e quindi accessibili anche ad enti di ricerca, università, oltre che a Istituzioni ed autorità locali.

Il lanciatore, è stato sviluppato e realizzato da alcune piccole e medie imprese nazionali (PMI) che, sotto il coordinamento del CNR, hanno integrato tecnologie innovative, confermando ancora una volta il dinamismo e le potenzialità del settore delle ricerca tecnologica nazionale.

Fondamentale il supporto delle strutture e del personale del PISQ, polo d'eccellenza nazionale per la sperimentazione di tecnologie all’avanguardia, che ha seguito tutte le fasi del lancio e del recupero, garantendo lo svolgimento dell’attività in assoluta sicurezza ed in aderenza ai protocolli ambientali.

Il successo dell’attività conferma l’importanza di una coordinata e sinergica collaborazione tra enti pubblici, enti di ricerca, il mondo accademico, il comparto industriale e delle PMI, all’interno del consolidato framework di governance nazionale nel settore Spazio.

In tale contesto, l’Italia può a buon diritto annoverarsi, anche in virtù di una tradizione di eccellenza nel settore aerospaziale, nel ristretto novero di Paesi in grado di disporre delle competenze e delle tecnologie per un accesso autonomo allo Spazio. In tale ambito, anche in un’ottica di competitività internazionale, è prioritario continuare nello sviluppo di sistemi di lancio aviotrasportato e di propulsione innovativi, capaci di garantire affidabilità e costo-efficacia.

L’Aeronautica Militare, grazie alle peculiari competenze del proprio personale ed alla naturale vocazione all’innovazione tecnologica nel settore aero-spaziale, rappresenta un attore di riferimento fondamentale nel panorama nazionale, per la ricerca di una sempre maggiore competitività e sinergia a livello di Sistema Paese.