La storia di una famiglia polacca (Maria era infatti polacca, il suo nome prima di sposarsi era Maria Salomea Sklodowski), delle difficoltà vissute durante l'occupazione russa della sua patria; i sentimenti nazionalistici, sono bene descritti e permettono di conoscere una parte della storia europea troppo spesso dimenticata.
Marie era insegnante, oltre che scienziata e ricercatrice. Una delle sue frasi che mi piace ricordare, perché è ciò che dico sempre anche io: "Non fidatevi di ciò che la gente vi insegna, e soprattutto di ciò che io vi insegno... ", mettetevi voi in prima persona a sperimentare, provare, approfondire, così potrete capire in prima persona.
E' molto interessante la descrizione della società parigina e dei sentimenti dei colleghi scienziati e professori verso una donna, che seppur di genio, era comunque una donna.
Il matrimonio con Pierre Curie e il trasferimento definitivo in Francia, a Parigi, gli studi e il lavoro di laboratorio che porteranno i due coniugi a vincere il Nobel per la fisica nel 1903, assieme a Becquerel, sono solo alcune delle vicende che videro Marie sempre protagonista.
Il libro descrive molto bene anche gli studi effettuati in quegli anni sulla radioattività dagli scienziati europei, sono riuscito a compilare infatti una lunga lista di persone di cui spero di trovare e leggere in futuro le biografie (Pierre Curie, Lord Kelvin, Becquerel, Rontgen, Thomson, Rutherford, sono solo alcuni).
Molto interessante anche la descrizione dell'organizzazione messa in piedi da Marie in occasione della prima guerra mondiale, che la vide girare per il fronte a soccorrere i feriti, facendo uso delle sue competenze radiologiche e tecniche sue e dei suoi più stretti collaboratori.
Potrei andare avanti per giorni nel descrivere la vita e le opere di questa grande scienziata ma mi fermo qui, passando idealmente il testimone a chi ha voglia di approfondire.
Un grande libro su una grande donna!Buona lettura.
Alessandro Rugolo