Andrew Spannaus
Ed. Mimesis
pagg. 192
L’autore di “Perché vince Trump”, che quattro anni addietro – controcorrente – spiegò le ragioni che avrebbero portato alla Casa Bianca l’attuale presidente, torna alla vigilia delle elezioni USA con “L'America post-globale. Trump, il coronavirus e il futuro”.
Il giornalista Andrew Spannaus non fornisce una visione “di parte” (a cui siamo purtroppo abituati), bensì un’analisi sobria, puntuale e corretta della politica interna ed estera dell’ultima amministrazione statunitense.
In maniera semplice e dettagliata ciò che abbiamo avuto davanti agli occhi e non siamo stati in grado di decifrare in Italia? A giudicare dall’opinione diffusa nel nostro Paese su Trump credo che le cantonate siano state numerose e gravi.
Essere cittadino americano permette a Spannaus di osservare correttamente il proprio Paese e spiegare ai lettori il bivio a cui siamo di fronte. Questo al di là dell’esito delle presidenziali USA. Essere poi un fine analista offre all’autore l'opportunità di metterci autorevolmente in guardia sul momento chiave della Storia affrontato da Trump: il tramonto della Globalizzazione ed il dilagare politico, economico e militare cinese.
Dopo aver assistito al primo dibattito tra i candidati alla presidenza ho una sola domanda per Andrew Spannaus...
Perché non ha scritto il libro “Perché rivince Trump”?
“Perché credo che Trump difficilmente vincerà. Trump ha cambiato il mondo, inaugurando un nuovo approccio alla globalizzazione su vari fronti (processo comunque più ampio di lui, ma in cui ha avuto un ruolo importante). Ma gli effetti immediati sono relativamente limitati, e non penso che gli elettori meno schierati gli daranno il beneficio del dubbio questa volta. Ha ancora un mese di tempo per mettere a segno qualche colpo particolare, o sperare in una sorpresa positiva per lui. Deve ridurre il gap con Biden a 3-4 punti per poter vincere con il sistema dei grandi elettori. Altrimenti perde, salvo contestazioni legali del voto per posta.”
Andrea Cucco