Jacopo Gualario
Ed. Youcanprint, 2022
pp. 118
Dalla crisi pandemica da covid-19 al più recente conflitto armato tra Russia e Ucraina il mondo sembra precipitato in una spirale incontrollata di eventi nefasti che tutti, ad una prima approssimativa riflessione, definiscono Caos.
Sono vere le percezioni suggerite dal senso comune? Oppure il caos è qualcosa di più profondo e più complesso, legato a doppio filo alla dimensione ontologica e fisica dell’essere umano?
Si può governare il caos, oppure occorre rassegnarsi ad una spirale di eventi incontrollati senza fine?
L’autore, Iacopo Gualario, risponde con il suo saggio breve a queste e ad altre domande con piglio filosofico e riflessivo, offrendo una carrellata coerente di riflessioni sul caos e sul tentativo di governarlo, sottendendo ad esse un’analisi dell’uomo quale “essere nel mondo” che specula sulla natura, il tempo e le strategie per affrontare, raccontare ed alla fine amare ció che Esiodo definì “il primo apparire”.
Un libro di filosofia, ma anche un manuale per aprire la mente, ponendo, nella sua struttura una profonda cesura o addirittura una contrapposizione dialettica con la realtà contemporanea in cui il susseguirsi delle informazioni somiglia più a flussi di coscienza incontrollati che a processi cognitivi razionali necessari all’intelligenza intesa come capacità di capire la realtà.
Questo saggio, per essere letto e compreso, necessita del tempo della riflessione, un tempo in grado di portare, o meglio ricondurre il lettore sull’irto sentiero dell’analisi, all’interno di un cammino coraggioso, verso il progresso dell’origine.
Andrea Pastore