Noam Chomsky
Ed. Ponte alle Grazie
pagg. 354
Chi sono i padroni del mondo?
La verità è sotto gli occhi di tutti, per cui non c'è alcun bisogno di porsi questa domanda, ne tanto meno di cercare la risposta, qualcuno potrebbe pensare. Eppure l'autore del libro si è posto la domanda e ha cercato di dare una risposta. Così si scopre che forse le cose non sono come abbiamo sempre creduto, o come ce le hanno sempre raccontate.
Ogni medaglia ha due facce, un dritto e un rovescio, e non si può mai dire con certezza qual è il dritto e quale il rovescio.
Noam Chomsky è un intellettuale statunitense, di origine ebraica, considerato il massimo esponente di linguistica al mondo, professore emerito al Massachusetts Institute of Technology (MIT), storico e attivista politico. Il suo libro inizia con il chiedersi chi siano gli intellettuali e quale sia la loro funzione per passare poi ad altre domande.
Chi sono i più pericolosi terroristi al mondo?
Perché Russia e Cina si comportano in questo modo?
In America c'è la democrazia?
Ancora domande scontate.
Forse, ma le risposte di Chomsky non sono scontate!
La sua è una analisi storico politica che mette a nudo i reali interessi che vi sono dietro le frasi altisonanti e i programmi politici della Superpotenza per eccellenza, gli Stati Uniti d'America.
Prendiamo alcuni esempi. Che cosa sappiamo di Nelson Mandela, presidente del Sudafrica e premio Nobel per la pace nel 1993? Per quale motivo, per il Dipartimento di Stato statunitense, Mandela fino al 2008 faceva parte della lista dei terroristi?
Che cosa sappiamo dell'attentato terroristico dell'11 settembre? Sappiamo che ha cambiato il mondo. In quell'occasione il presidente Bush dichiarò infatti guerra al terrorismo. Eppure l'11 settembre, del 1973, questa volta in America Latina, "quando gli Stati Uniti riuscirono finalmente nell'impresa di rovesciare il governo democratico cileno di Salvador Allende grazie a un golpe militare che insediò l'abominevole regime del generale Augusto Pinochet", è stato completamente dimenticato... nonostante i crimini compiuti allora, dagli Stati Uniti, siano paragonabili se non superiori a quelli compiuti il più famoso 11 settembre 2001.
Perché i palestinesi continuano a prendersela con accanimento con gli israeliani? Quanti crimini di guerra sono stati commessi, e da chi, in questa guerra infinita?
Quali motivi inconfessabili hanno spinto gli Stati Uniti ad isolare Cuba dal mondo? Cosa li spaventava al punto da individuare in Cuba e nel suo capo di Stato un pericolo per la democrazia degli Stati Uniti d'America? E per quale motivo i sovietici, nel 1962, cercarono di installare dei missili proprio sul territorio di Cuba, a un tiro di fionda dal confine americano?
E ancora il Vietnam, il Laos, le manovre in acque internazionali lungo le coste cinesi, Saddam Hussein, l'Afghanistan, l'invasione dell'Iraq, la guerra al fondamentalismo islamico e ai nazionalismi, l'estensione della NATO ai confini con la Russia, la guerra al narcotraffico...
Cosa devono dimostrare, continuamente, gli Stati Uniti d'America? Forse che loro sono i padroni del mondo? L'analisi di Chomsky pare condurre proprio in quella direzione.
Naturalmente, occorre fare attenzione. Quando si parla di padroni del mondo si parla di chi tiene le redini del potere in America, una classe politica finanziata dalle grandi potenze economiche, le multinazionali e la finanza.
Il popolo americano non sembra essere tra le priorità dei politici americani più di quanto non lo sia il popolo italiano per i politici italiani.
Chi sono i padroni del mondo. Un grande libro, da leggere con attenzione e su cui riflettere.
Un libro di denuncia contro i crimini internazionali commessi dagli Stati Uniti d'America e da Israele, scritto da un americano di origine ebraica.
Dritto e rovescio, due facce della stessa medaglia... ma qual è il dritto e quale il rovescio è tutto da vedere!
Alessandro Rugolo