Alta Tensione tra la Repubblica Bolivariana del Venezuela e Colombia in questa fine di Agosto, in cui i due governi hanno appena dato vita ad una "guerra fredda", a causa di uno scontro in una zona al confine con la Colombia, che ha visto il ferimento di tre militari venezuelani e un civile, causato da sospetti contrabbandieri. Questi ultimi "hanno teso un' imboscata proprio nel momento in cui, i tre militari stavano per debellare queste bande di bachaqueros (contrabbandieri) paramilitari", ha dichiarato il Presidente Venezuelano Maduro.
Il grave incidente ha causato una dura reazione da parte da parte del governo venezuelano che ha proceduto con una massiccia espulsione di cittadini colombiani, illegalmente entrati in Venezuela. Sono 1500 i Colombiani già deportati da inizio anno cui si aggiungono questi 1.012 che sono entrati "illegalmente" in Venezuela e che sono stati consegnati al Consolato Generale della Colombia.
I nuovi provvedimenti prevedono la sospensione del porto d'armi, perquisizioni senza mandato, limiti sulle somme di denaro che vengono trasferite. La reazione da parte del governo colombiano, ovviamente, non è mancata criticando questa decisione che sarebbe ingiustificata e colpirebbe le persone su entrambi i lati del confine, senza risolvere il problema del contrabbando.
La Colombia tuttavia "ribadisce la sua disponibilità a collaborare con il governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela, al fine di approfondire la strategia bilaterale contro il contrabbando". Secondo Maduro infatti, gruppi paramilitari colombiani si recano regolarmente in Venezuela, creando il caos e le premesse per destabilizzare la "rivoluzione".
