Nigeria, tra cambiamento e lotta ai mali intestini

(di Giovanni Di Gregorio)
26/08/15

La Nigeria ha cambiato! Il popolo nigeriano si è espresso e stanco della politica perdente del presidente uscente, ha manifestato il suo volere con una elezione libera e democratica.

Una votazione senza brogli che ha portato al potere colui che ha voluto come simbolo del partito APC, All Progressive Congress, la scopa di junco. Una scopa che ha intenzione di pulir via la corruzione e il malaffare tipico del precedente esecutivo.

L'elezione ha dimostrato che la Nigeria si è guadagnata un posto di primo piano tra le nazioni democratiche e che è diventata anche esempio per molte nazioni europee dove da anni non si hanno elezioni libere ma cambiano i governi senza il volere popolare.

Le elezioni nigeriane, hanno portato al potere il gen. Mohammad Buhari. Uomo integerrimo, di sani principi morali e di una umiltà infinita. Un presidente d'esempio per tutti i nigeriani. Ha rinunciato - realmente e non a parole - alla scorta. Per fornire un modello di civilità nelle norme stradali, in un paese dove la guida è più che selvaggia, ha imposto al suo autista di rispettare le regole non mettendo la sirena, non superando e rispettando i semafori. Non è difficile incontrare l’auto di Buhari ad un incrocio dove ricambia il tuo saluto.

Il presidente ha imposto ai suoi familiari di pagare il biglietto aereo per i viaggi personali vietando l’uso degli aerei di Stato. La Flotta Aerea Presidenziale è stata smembrata e rivenduta ed i proventi sono stati donati alla Fondazione The Hand of Love, creata dalla società SecPro Africa Ltd che ha ideato la campagna No Bokos No More, per il supporto delle famiglie dei militari morti per la lotta al terrorismo.

Con Buhari, si è avuta una immediata riforma in ambito petrolifero, supportata anche dall’Emiro di Kano, S.M. Sanussi, in qualità di ex governatore della Banca Centrale della Nigeria che a suo tempo denunciò Jonathan (l'ex presidente, ndr) per aver rubato 49miliardi di dollari dai proventi della vendita del Bonny Light (petrolio d'alta qualità, ndr) nigeriano.

Buhari ha detto stop alla corruzione: al suo insediamento ha fatto arrestare immediatamente tutti gli ex ministri a cui sono stati sequestrati beni e conti bancari. Con il sequestro ha creato un fondo per pagare gli stipendi agli insegnanti universitari che non percepivano lo stipendio da oltre un anno.

Seguendo questa linea di pulizia, il nuovo esecutivo, al fine di far accrescere la credibilità internazionale, ha attuato una politica anti-corruzione su tutti i fronti: a partire della polizia fino agli organi di controllo del ministero delle finanze ha rimosso le alte autorità (ponendole in pensione forzata) e nominato nuovi elementi validi.

Ma il passo più importante, lui che è un ex generale dell’Esercito, è stato nel mandare a casa 12 generali delle varie forze armate, a suo dire incapaci di combattere il fenomeno terroristico di Boko Haram, e ponendo a nuovo Capo di Stato Maggiore il maj.gen. Tuku Buratai, un uomo che preferisce andare a fare le flessioni con i suoi uomini al fronte del nordest, piuttosto che stare in un comodo ufficio climatizzato ad Abuja.

Il risultato di questo cambiamento nella dirigenza delle forze armate ha avuto già dei successi. Con invio dei rinforzi del 7° RGT nel Borno, si è riuscito a delimitare il terrorismo in una zona ben precisa nel solo nord est e non più nell’intera area settentrionale.

La città di Kano è stata liberata dall’infamante ingiuria di essere la "Capitale di Boko Haram".

I terroristi, ormai si muovono solo nella foresta di Sambisa dove vengono colpiti duramente da bombardamenti aerei, cannoneggiati dall’artiglieria e attaccati dalle forze terrestri. A dare man forte all’esercito nigeriano, si uniscono le forze armate del Chad, del Cameroon e del Benin. A esse si affiancano i consulenti della PMC SecPro Africa(*), con uomini e mezzi e che ha accusato anche la perdita 4 specialisti di nazionalità ucraina, che durante una attività di sorveglianza aerea sulla foresta di Sambisa sono stati abbattuti da un razzo di costruzione sovietica in dotazione ai libici.

Da questo spiacevole caso, si è intuito che Boko Haram ha stretto relazioni con ISIS Libico, infatti fonti di intelligence riferiscono lo scambio di uomini e attrezzature tra i due gruppi terroristici.

Un altro allarmante fatto che ha fatto capire all’intelligence, che Boko Haram ha contatti continui con esponenti dell’ISIS è stato l’arresto in Libano di uno dei capi del Califfato Islamico in Siria, che, con passaporto libanese falso, aveva ottenuto il visto per la Nigeria. Buhari ha immediatamente rimosso il capo dell’Immigrazione, l'ambasciatore e tutto lo staff diplomatico e consolare nigeriano in Libano.

Possiamo affermare tranquillamente, che la politica, dura, di Buhari risulta essere vincente nella lotta a tutti i mali che affliggono la Nigeria.

Il suo essere umile ma efficiente sarà sempre più apprezzato e di monito od esempio per altre nazioni.

(*) SecPro Africa Ltd, è l’unica PMC/PSC registrata e autorizzata ad operare in Nigeria. Attualmente fornisce supporto all’esercito nigeriano con 29 uomini tra specialisti e operatori, 2 UAV, 2 operatori lanciarazzi a media distanza, 3 aerei per sorveglianza e appoggio logistico.

NOTA: SecPro aveva chiesto supporto ad una famosa PMC Sud Africana che hanno fornito 6 operatori. Ma a causa dei fenomeni di xenofobia nei confronti dei nigeriani nella città di Durban in S.A., sono stati rimpatriati immediatamente con un volo d’emergenza per paura di ritorsioni.