Dell’equipaggio di 18 uomini solo sei superstiti riescono a lasciare il battello ma solo uno, il torpediniere Arturo Vietri, riesce a salvarsi a nuoto a Grado.
Il comandante Giovannini riceverà la medaglia d’argento al valore militare alla memoria.
Il relitto dello Jalea, individuato dieci giorni dopo da un idrovolante di Venezia, sarà recuperato nel maggio del 1954, portato a Monfalcone e quivi demolito; i resti dei 12 membri dell’equipaggio saranno tumulati al Sacrario di Redipuglia. A ricordo, a Monfalcone, a cura della cittadinanza il 6 giugno 1954 sarà eretto un cippo.
Fonte: Marina Militare