Aldous Huxley nasce nel 1894 a Godalming, nel Surrey in Inghilterra e muore a Los Angeles nel 1963.
Il mondo nuovo e ritorno al mondo nuovo sono due dei suoi romanzi, due capolavori definiti fantascientifici. Il primo pubblicato nel 1932, il secondo nel '58, descrivono un mondo molto particolare. Chi ha letto Fareneit 451 e 1984 (di Bradbury e Orwell) può capire cosa intendo.
Huxley descrive un mondo in cui la società fa di tutto per favorire il suo sviluppo armonioso e a questo scopo vengono poste in essere tutte le possibilità offerte dalla scienza, dalla riproduzione assistita in provetta al condizionamento alla Pavlov, attraverso l'uso di una droga, il soma, per controllare la volonta degli esseri viventi (definirli uomini sarebbe troppo).
Una società divisa rigidamente in caste in cui tutto è predeterminato e il libero arbitrio sembra non avere spazio. Le stesse parole "padre", "madre", "parto", sono considerate fuorilegge o comunque amorali in un mondo in cui tutto è concesso a patto che non vi siano differenze tra gli individui della stessa casta. Tutti uguali significa sicurezza!
Ma come la saggezza popolare insegna, non tutte le ciambelle vengono col buco, perciò, di tanto in tanto il fato fa si che alcuni di questi esseri nati in provetta e condizionati per agire secondo determinati modelli, deviino dalla regola e...
Il resto è da leggere.
Un libro interessante e avvincente, talvolta non troppo lontano da una possibile agghiacciante realtà alternativa!
Buona lettura...
Alessandro Rugolo