Norbert Wiener: Introduzione alla cibernetica

rEd. Bollati Boringhieripagg. 229 Ho sentito parlare di Norbert Wiener (1894 - 1964) diverse volte in passato ma qualche mese fa mi ha incuriosito una citazione presente nella biografia di Alan Turing.

Turing infatti faceva riferimento a lui come ad uno dei principali fautori della scienza dell'informazione e dello studio dell'apprendimento delle macchine, tema di suo estremo interesse.

Wiener è stato professore al Massachusset Institute of Technology dal 1919.

Bambino prodigio, i suoi interessi abbracciavano ogni branca del sapere.A lui si deve l'invenzione del termine "Cibernetica", che definì così: "Lo studio dei messaggi, e particolarmente dei messaggi effettivamente di comando, costituisce la scienza della Cibernetica, come è stata da me chiamata in un libro precedente, con un termine greco che significa arte del pilota o timoniere."

Il libro a cui fa riferimento è "Cybernetics, or Control and Communication in the Animal and the Machine", pubblicato nel 1948.Nel 1950 esce invece questo libro con il titolo originale "The Human use of Human Beings", ovvero "L'uso umano degli esseri umani".Nel libro l'autore parla dell'America del suo tempo, dei problemi dell'istruzione, dello sviluppo delle idee e delle principali scoperte legate alla possibilità di apprendimento delle macchine, quelle stesse macchine calcolatrici che noi tutti bene conosciamo come computer e di quali potrebbero essere le conseguenze del loro impiego massiccio sulla società umana.

Perché leggere questo libro?Ce lo dice Wiener illustrando lo scopo per cui il libro è stato scritto: "Il nostro scopo è quello di spiegare le possibilità della macchina in quei campi che fino a oggi sono stati considerati come dominio esclusivo dell'attività umana, ma anche di mettere in guardia contro i pericoli di uno sfruttamento grettamente egoistico di queste possibilità, in un mondo in cui, agli uomini, debbono importare soprattutto le cose umane."

Purtroppo, guardando come è evoluto il mondo, direi che tutte le peggiori previsioni indicate dall'autore si sono verificate.

Buona lettura.

Alessandro Rugolo