Coronavirus: la più grave minaccia al mondo

(di David Rossi)
13/02/20

“La sfida - secondo lo storico dello Hoover Institute Niall Fergusson - è resistere a quello strano fatalismo che porta la maggior parte di noi a non cancellare i nostri piani di viaggio e a non indossare maschere scomode, anche quando un virus pericoloso si sta diffondendo in modo esponenziale” e che, secondo il professor Gabriel Leung (foto), preside della facoltà di Salute Pubblica dell’Università di Hong Kong, “potrebbe infettare oltre il 60% della popolazione globale se i metodi di contenimento falliscono”. E non sarebbe un bello scenario, dato che “anche se il tasso di mortalità si attestasse all'uno per cento, potrebbe comunque uccidere milioni di persone”. Proprio per questo, “i virus possono avere effetti più devastanti del terrorismo”, nelle parole del presidente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, rivolte davanti a un’assemblea di 400 eminentissimi scienziati.

Per proteggere il genere umano, “oggi dobbiamo fare tutto il possibile usando le armi disponibili… anche perché il crescente numero di diagnosi nei pazienti che non avevano mai visitato la Cina potrebbe essere la punta dell'iceberg”.

Nelle stesse ore, il numero dei passeggeri infetti sulla nave Diamond Princess di cui ci eravamo occupati in precedenza sale ancora: ormai sono il 5% di coloro presenti a bordo al momento dell’arrivo a Yokohama.

Abbiamo già parlato di questo caso due giorni fa (v.articolo), sostenendo che al numero dei casi ufficialmente accreditati dal governo cinese… "mancano non uno, non due, ma ben tre zeri". La grande maggioranza dei lettori ha reagito con scetticismo, dando prova appunto dello “strano fatalismo” descritto da Fergusson e ignorando l’ammonimento del suo quasi omonimo Neil Ferguson, esperto dell’Imperial College di Londra, secondo il quale “al momento siamo nelle prime fasi di una pandemia globale” con un numero di casi che dovrebbe “raddoppiare ogni cinque giorni”: così, seguendo la normale logica della crescita esponenziale, si passa da 5.000 a 600.000 nuovi casi al giorno in un mese!

Intanto, la crisi da coronavirus colpisce l’economia globale: cancellati il Mobile World Congress e il Gran Premio di Shanghai, bloccate le linee di montaggio di FCA e Hyundai, in affanno il lusso e le vendite di auto elettriche, presi d’assalto i fornitori non cinesi…

Che cosa dobbiamo ancora aspettare prima di preoccuparci?

Foto: fotogramma rthk.hk / presidenza del consiglio dei ministri