Sabato - La commissione nominata dal ministro Depretis all’indomani di Lissa per la verifica delle cause dell’insuccesso navale del 1866 conclude i suoi lavori negando ogni possibile riferimento a difetti di costruzione sia delle navi sia del materiale di dotazione.
Martedì - A Tripoli, a fronte del diniego alla richiesta di resa, consegnata alla guarnigione turca il giorno precedente e a seguito delle continue pressioni governative dietro sollecitazione del ministero degli Affari Esteri perché si arrivasse al “fatto compiuto”, l’ammiraglio Faravelli dà avvio alle 15.45 al bombardamento dei due forti posti a guardia del porto, Hamidieh (sottoposto al fuoco delle corazzate Re Umberto, Sardegna e Sicilia) e Sultanieh (su azione degli incrociatori corazzati Garibaldi e Ferruccio), e quelli del faro e del molo del porto (investiti dal fuoco della corazzata Brin).
Venerdì - Lascia Napoli la nave reale Savoia (comandante, capitano di fregata Augusto Aubry) con a bordo l’ammiraglio Tòmaso di Savoia-Genova e il principe ereditario Vittorio Emanuele diretta, dopo una sosta a Brindisi il 4, ad Antivari (in lingua slava Bar, località a circa 50 km a SE delle Bocche di Cattaro, terminale della strada che collegava la costa alla capitale del Regno di Montenegro).
Lunedì - A Spezia imbarca sulla corazzata Lepanto l’ammiraglio Tòmaso di Savoia duca di Genova che assume la funzione di direttore superiore delle esercitazioni annuali. L’unità salperà il successivo 3 per giungere il 6 a Taranto dove avverrà nei giorni seguenti il concentramento delle unità partecipanti.
Sabato - All’altezza di Igoumenitsa, durante il periodo della guerra contro la Turchia, il cacciatorpediniere Artigliere della 4a Squadriglia (comandante, capitano di fregata Guido Biscaretti di Ruffia) in pattugliamento con il Corazziere (comandante, capitano di corvetta Luigi Castellino) ha un vivace scontro a fuoco con il cacciatorpediniere turco Tajar che colpito si butta in costa ed è successivamente distrutto dal tiro congiunto delle due unità italiane.
Sabato - E’ ricostituita una squadra navale per svolgere crociere di sorveglianza nelle acque laziali a seguito di tumulti politici provocati nello Stato pontificio da un’insurrezione garibaldina.
Lunedì - A Brindisi la corazzata Benedetto Brin (comandante, capitano di vascello Gino Fara Forni) nave ammiraglia della 6a Divisione Navi Scuola (contrammiraglio Ernesto Rubin de Cervin) alla fonda in avamporto, alle 08 per un’improvvisa esplosione del deposito munizioni di poppa affonda.
Martedì - Ultimate le prove presso il cantiere Schichau dove era stata costruita, a Elbing è consegnata alla Regia Marina la torpediniera d’alto mare Sirio, unità capo classe di sei, armata al comando del tenente di vascello Luigi Resio con equipaggio giunto dall’Italia per ferrovia.
Mercoledì - Al comando del capitano di fregata Emilio Prasca entra in servizio a Napoli l’incrociatore torpediniere Agordat, primo di una classe di due unità.
Lunedì - Nella tarda serata le corazzate Napoli, Roma e l’incrociatore Varese al largo di Tripoli in crociera di vigilanza intercettano un piroscafo: il Roma fattosi molto vicino lo illumina col proiettore, lo osserva accuratamente, sente parlare a bordo in tedesco e legge a poppa il nome Hamitaz per cui viene fatto proseguire.
Giovedì - La compagnia fucilieri del “Gruppo Amalfi” partecipa a fianco dei fanti della brigata “Catanzaro” all’avanzata sulle pendici del Carso distruggendo un campo minato e facendo numerosi prigionieri.
Venerdì - Rientra a Venezia la corvetta Vettor Pisani (comandante, capitano di fregata Tòmaso di Savoia – Genova) da una lunga campagna in Estremo Oriente che l’aveva portata per 40.000 miglia a visitare 130 porti particolarmente della Cina, del Giappone e della Russia asiatica.
Mercoledì - E’ stipulato un contratto con la società Isotta Fraschini di Milano per la costruzione di 40 trimotori (20 in versione terrestre e 20 in versione navale).
Anche se non è specificato il modello da costruire, tutto lascia presagire si tratti del trimotore Caproni.
Sabato - A New York è presa in consegna dall’equipaggio italiano la nuova fregata corazzata Re d’Italia costruita su progetto dell’ing. Webb titolare dell’omonimo cantiere in cui l’unità era stata costruita.
Domenica - A Palermo elementi rivoluzionari borbonici e clericali si impadroniscono della città e riducono le poche truppe governative di presidio entro aree circoscritte sottoponendole ad assedio; il deciso intervento della corvetta a ruote Tancredi (1264 t, sei cannoni), in porto, col fuoco dei suoi cannoni impedisce l’assalto alle prigioni e mantiene attiva la difesa.
Venerdì - Il sommergibile francese Foucault (comandante, tenente di vascello Devin) in agguato in immersione nelle acque di Cattaro, è avvistato 12 miglia SSE di punta Remo da due idrovolanti austriaci (L.132 e L.135) decollati dalla stazione idrovolanti di Kumbor (Cattaro) che lanciano con grande precisione due bombe ciascuno da 50 kg danneggiando seriamente il sommergibile costringendolo ad emergere.
Martedì - La corazzata Castelfidardo al comando del capitano di vascello Augusto Conti salpa da Napoli per Sfax dove arriva il 16 per sostituirvi la corazzata Regina Maria Pia.
Dopo aver a lungo incrociato nelle acque della Tunisia orientale toccando porti e sorgitori di quella costa, il 21 novembre si porterà a Tunisi per rientrare a Spezia il 18 febbraio 1882.
Domenica - Sul campo di volo di Centocelle dopo un tirocinio pratico di sei ore di pilotaggio su un velivolo Flyer dei fratelli Wright, invitati in Italia dal Royal Club Aviatori di Roma, il sottotenente di vascello Mario Calderara consegue il primo brevetto italiano di pilota d’aeroplano.
Mercoledì - A Spezia al comando del capitano di vascello Giovanni Boet entra in servizio la nave da battaglia Regina Elena, seconda unità di quattro della classe “Vittorio Emanuele”.
Martedì - La goletta Stella Polare fa il suo ingresso a Kristiania concludendo la campagna artica. Importanti i risvolti scientifico-geografici conseguiti principalmente durante l’intero anno alla baia di Teplitz nel campo della meteorologia, della gravità, del magnetismo e dello studio delle maree, oltre a raccolte mineralogiche e di botanica polare.